Il Movimento Forense esprime viva soddisfazione per l’accelerazione dell’iter del DDL n. 978/2023, a firma della Senatrice Stefani, che propone di consentire al difensore munito di procura di emettere un provvedimento di intimazione di tipo monitorio, riservando agli uffici giudiziari soltanto la fase eventuale dell’opposizione.
Una riforma che riconosce all’avvocatura un ruolo centrale anche nella gestione del sistema giustizia.
Il Movimento Forense aveva già avanzato una proposta in tal senso nel maggio 2015, illustrandone i vantaggi in termini di deflazione del contenzioso, tutela delle parti e risparmio di risorse per lo Stato.
Negli anni successivi, diversi disegni di legge – provenienti da più forze politiche – hanno ripreso quell’intuizione, allora considerata innovativa, senza però riuscire a tradurla in norma.
Oggi vi è finalmente l’occasione di colmare quel ritardo e di realizzare una riforma concreta e utile, che valorizzi la funzione dell’avvocato come protagonista e amministratore della giustizia, non solo come suo utente.
Il Movimento Forense, come sempre al fianco delle Colleghe e dei Colleghi, vigilerà affinché la nuova disciplina sia realmente operativa e accessibile e accompagnerà l’avvocatura nell’acquisizione di questa nuova competenza professionale.
Elisa Demma, presidente Movimento Forense
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