Intesa Sanpaolo, utile +5,9% nei primi 9 mesi, i risultati consolidati al 30 settembre

Il Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo in data odierna ha approvato il resoconto intermedio consolidato al 30 settembre 2025 (*) (**).

I risultati dei primi nove mesi del 2025 evidenziano la capacità di Intesa Sanpaolo di generare una solida redditività sostenibile, con un utile netto pari a 7,6 miliardi di euro, pienamente in linea con la prospettiva di un utile netto per il 2025 a ben oltre 9 miliardi includendo le azioni gestionali nel quarto trimestre dell’anno per l’ulteriore rafforzamento della sostenibilità futura dei risultati del Gruppo.

Il solido andamento economico e patrimoniale dei nove mesi si è tradotto in una significativa creazione di valore per tutti gli stakeholder, fondata anche sul forte impegno ESG del Gruppo.

In particolare:
– significativo ritorno cash per gli azionisti: 5,3 miliardi di dividendi maturati nei nove mesi, di cui 3,2 miliardi in distribuzione come acconto dividendi a novembre, che si aggiungono al buyback pari a 2 miliardi di euro concluso a ottobre 2025;
– 4,6 miliardi di euro di imposte (°) generate;
– espansione del programma cibo e riparo per le persone in difficoltà (abilitati 64,5 milioni di interventi tra il 2022 e i primi nove mesi 2025);
– rafforzamento delle iniziative per contrastare le disuguaglianze e favorire l’inclusione finanziaria, sociale, educativa e culturale (24,9 miliardi di euro di credito sociale e rigenerazione urbana tra il 2022 e i primi nove mesi 2025);
– contributo pari a circa 1,5 miliardi di euro di costi complessivamente nel quinquennio 2023-2027 al supporto di iniziative per far fronte ai bisogni sociali (di cui 0,9 miliardi di euro già inclusi nei risultati del 2023, del 2024 e dei primi nove mesi 2025 e la restante parte inclusa pro-quota nella prospettiva di utile netto per l’intero anno 2025), con circa 1.000 persone dedicate a supportare le iniziative.

Intesa Sanpaolo è pienamente in grado di continuare a operare con successo in ogni scenario grazie ai punti di forza che contraddistinguono il Gruppo, tra cui:
▪ la redditività resiliente, dovuta anche alla gestione integrata dei ricavi per creare valore, evidenziata in particolare nel recente stress test EBA;
▪ la solida patrimonializzazione, con un Common Equity Tier1 ratio al 13,9% (°°) in crescita di circa 105 centesimi di punto nei primi nove mesi 2025 e di circa 40 centesimi di punto nel terzo trimestre 2025, e lo status di Banca a “zero NPL”, con incidenza e copertura dei crediti deteriorati tra le migliori nell’ambito delle maggiori banche europee, rispettivamente pari all’ 1% (°°°) e a oltre il 51%;
▪ i significativi investimenti in tecnologia e l’elevata flessibilità nella gestione dei costi operativi, anche a seguito dell’accelerazione nella trasformazione tecnologica (64% degli applicativi già cloud-based); 9.000 persone del Gruppo in uscita entro il 2027 (circa 500 milioni di euro di risparmi nelle spese del personale a regime dal 2028), con:
▫ gli accordi sindacali riguardanti l’Italia, per 4.000 persone prossime all’età pensionabile in uscita volontaria entro il 2027 (circa 2.450 già uscite nei primi nove mesi 2025) e 3.500 giovani da assumere entro il primo semestre 2028 (circa 650 già assunti nei primi nove mesi 2025), di cui 1.500 Global Advisor per le attività commerciali nella rete in particolare nel Wealth Management & Protection (circa 430 già assunti nei primi nove mesi 2025);
▫ entro il 2027, mediante turnover naturale, 3.000 uscite per le persone in Italia (circa 625 già uscite nei primi nove mesi 2025), e 2.000 uscite nette nelle controllate internazionali (circa 575 già avvenute nei primi nove mesi 2025);

▪ la leadership nell’attività di Wealth Management, Protection & Advisory, con 913 miliardi di euro di raccolta diretta e risparmio amministrato della clientela per alimentare la crescita del risparmio gestito.

Tra i fattori di successo:
■ per quanto riguarda la tecnologia, con un apporto aggiuntivo al risultato corrente lordo 2025 pari a circa 500 milioni di euro, non previsti nel Piano di Impresa 2022-2025 (*):

nuova piattaforma tecnologica nativa cloud (isytech), già disponibile per la clientela retail mass market con la nuova banca digitale Isybank e in progressiva estensione al resto del Gruppo: 5 miliardi di investimenti IT già effettuati e circa 2.350 specialisti IT già assunti, con un apporto aggiuntivo al risultato corrente lordo 2025 pari a circa 150 milioni, non previsti nel Piano di Impresa;

• nuovi canali digitali:
– Isybank, la banca digitale del Gruppo con un modello di business di cost/income inferiore al 30% e circa un milione di nuovi clienti entro il 2025 – con un apporto aggiuntivo di circa 200 milioni di euro al risultato corrente lordo entro il 2025 – non previsti nel Piano di Impresa: circa 800.000 conti già aperti da nuovi clienti;
– Fideuram Direct, la piattaforma di Wealth Management digitale per il Private Banking. con circa 81.000 clienti e 3,3 miliardi di euro di attività finanziarie della clientela al 30 settembre 2025; collaborazione con BlackRock per l’estensione della piattaforma ai clienti europei Private e Affluent iniziando con Belgio e Lussemburgo;

• intelligenza artificiale, con circa 150 App e 300 specialisti nel 2025 (già 117 App e circa 230 specialisti al 30 settembre 2025) e circa 100 milioni di euro di apporto aggiuntivo al risultato corrente lordo 2025, non previsti nel Piano di Impresa, senza considerare ulteriori benefici potenziali derivanti dall’adozione di soluzioni di Generative AI;

■ per quanto riguarda la leadership nell’attività di Wealth Management, Protection & Advisory, Intesa Sanpaolo può avvalersi di un’unicità di fattori abilitanti per la crescita dei ricavi derivante da questa attività:
• gli strumenti digitali d’eccellenza;
• le distintive reti di consulenza, con circa 17.100 persone dedicate (°) previste in crescita a circa 20.000 entro il 2027;
• le fabbriche di prodotto assicurative e dell’Asset Management interamente controllate;
• gli oltre 1.400 miliardi di euro di attività finanziarie della clientela presso il Gruppo;
• le attività finanziarie della clientela gestite tramite i servizi di consulenza a 360 gradi offerti dalla Divisione Banca dei Territori e dalla Divisione Private Banking, che ammontano a 162 miliardi di euro al 30 settembre 2025, in crescita di 28 miliardi rispetto al 30 settembre 2024;
• l’assetto organizzativo a presidio della crescita dei ricavi da commissioni del Gruppo, in particolare con la struttura Wealth Management Divisions e la Cabina di regia “Fees & Commissions”

Piano è prossimo al completamento. In particolare:
• forte riduzione del profilo di rischio, con un conseguente taglio del costo del rischio:
– forte deleveraging, con una diminuzione di 5,3 miliardi di euro dello stock di crediti deteriorati, al lordo delle rettifiche, tra il 2022 e i primi nove mesi 2025, riducendo l’incidenza dei crediti deteriorati al netto delle rettifiche sui crediti complessivi all’ 1% (°);
– l’unità Balance Sheet Optimisation ha continuato a estendere gli schemi di protezione dal rischio di credito per ottimizzare l’assorbimento di capitale. Nel terzo trimestre 2025 perfezionata una nuova operazione di cartolarizzazione sintetica su un portafoglio di circa 1,5 miliardi di euro di project finance e crediti corporate nel settore delle infrastrutture. A fine settembre 2025, l’ammontare cartolarizzato in essere nell’ambito di operazioni di cartolarizzazione sintetica, incluse nel Programma GARC (Active Credit Risk Management), era pari a circa 29 miliardi di euro;
– ulteriormente rafforzate le iniziative di efficientamento del capitale ed esteso l’ambito di applicazione delle strategie creditizie a criteri ESG, indirizzando nuove erogazioni per circa 24 miliardi di euro nei primi nove mesi 2025 (oltre 18 miliardi di euro nel 2023 e circa 21 miliardi nel 2024) verso settori economici più sostenibili con il miglior rapporto rischio/rendimento;
• riduzione strutturale dei costi, resa possibile dalla tecnologia:
– isytech operativa con circa 470 specialisti dedicati;
– internalizzazione delle competenze core IT avviata con circa 2.350 persone già assunte;
– chiuse 1.329 filiali dal quarto trimestre 2021 alla luce del lancio di Isybank;
– pienamente funzionante la piattaforma digitale per la gestione analitica dei costi, con 47 iniziative di efficientamento già identificate;
– in corso la razionalizzazione del patrimonio immobiliare in Italia, con una riduzione di circa 771 mila metri quadri dal quarto trimestre 2021;
– circa 8.700 uscite volontarie dal 2022;
– lanciati progetti di digitalizzazione in Eurizon riguardanti Intelligenza Artificiale e Distributed Ledger Technology;
• crescita delle commissioni, trainata dalle attività di Wealth Management, Protection & Advisory:
– rafforzamento dell’offerta (nuovi prodotti di asset management e assicurativi) e ulteriore crescita del servizio di consulenza evoluta Valore Insieme per la clientela Affluent e Exclusive: circa 61.000 nuovi contratti e 17,6 miliardi di euro di afflussi di attività finanziarie della clientela nei primi nove mesi 2025, in aggiunta ai circa 125.000 nuovi contratti e 36,9 miliardi di euro di afflussi di attività finanziarie della clientela nel 2023-2024;
– Intesa Sanpaolo è stata la prima banca in Italia a offrire nel corso del 2023 il SoftPOS di Nexi, soluzione che permette l’accettazione di pagamenti digitali contact-less da smartphone/tablet senza necessità di un terminale POS;
– nel quarto trimestre 2024, quotati su Borsa Italiana (Euronext) i primi sette ETF replica fisica della piattaforma D-X istituiti da Fideuram Asset Management Ireland tramite la Sicav AILIS (patrimonio gestito pari a circa 5 miliardi di euro a fine settembre 2025);
– arricchita l’offerta commerciale Soluzione Domani dedicata alla clientela Senior (oltre 65 anni e caregiver) con il lancio dell’iniziativa Senior Hub (“SpazioxNoi”), che prevede, in una prima fase, l’apertura di due centri multiservizi (a Milano e Novara) dedicati all’invecchiamento attivo, al benessere e all’aggregazione sociale;

dal 1° gennaio 2024, InSalute Servizi è diventata TPA (Third Party Administrator) del fondo sanitario integrativo del Gruppo Intesa Sanpaolo e – gestendo anche tutti i clienti della Divisione Banca dei Territori che hanno polizze sanitarie di Intesa Sanpaolo Protezione – è quarta come TPA in Italia con oltre 1,5 milioni di pratiche all’anno;
– lanciata un’iniziativa di value proposition ESG per i segmenti di clientela corporate e piccole e medie imprese delle banche del Gruppo in Slovacchia, Ungheria, Croazia, Serbia e Egitto. Lanciato un prodotto di finanziamento (multi-country) dedicato al raggiungimento di obiettivi green, nell’ambito dell’offerta S-Loan, in Slovacchia, Ungheria, Serbia e Croazia. Avviato un progetto per estendere l’offerta S-Loan a Bosnia-Erzegovina e Slovenia;
– a ottobre 2023 firmato il contratto per l’acquisizione del 99,98% di First Bank, banca commerciale rumena focalizzata sulla clientela retail e PMI; l’acquisizione, perfezionata a fine maggio 2024, ha rafforzato la presenza del Gruppo Intesa Sanpaolo in Romania e offre nuove opportunità alle aziende italiane;
• forte impegno ESG, con un posizionamento ai vertici mondiali per l’impatto sociale e grande focus sul clima:
□ supporto senza eguali per far fronte ai bisogni sociali:

espansione del programma cibo e riparo per le persone in difficoltà per contrastare la povertà, mediante aiuti concreti sul territorio in Italia e sostegno all’estero, abilitando la realizzazione di 64,5 milioni di interventi tra il 2022 e i primi nove mesi 2025, con 53,1 milioni di pasti, 4,4 milioni di posti letto, 6,4 milioni di medicinali e 636.000 capi di abbigliamento;
– occupabilità: programma “Giovani e Lavoro” finalizzato alla formazione e all’accesso al mercato del lavoro italiano di oltre 3.000 giovani nell’orizzonte del Piano di Impresa 2022-2025: nei primi nove mesi 2025 richieste di iscrizione da parte di oltre 2.500 studenti tra i 18 e i 29 anni, oltre 1.350 studenti intervistati e oltre 580 formati e in formazione con 23 corsi (circa 5.450 formati e in formazione dal 2019) e circa 2.500 aziende coinvolte dal lancio dell’iniziativa nel 2019;
– disuguaglianze e inclusione educativa: rafforzamento delle partnership con le principali università e scuole italiane, nel quadro del programma di inclusione educativa che nei primi nove mesi 2025 ha coinvolto oltre 2.700 scuole e oltre 22.600 studenti, supportando il merito e la mobilità sociale (circa 6.500 scuole coinvolte tra il 2022 e i primi nove mesi 2025);
– social housing: sono state rafforzate le iniziative del Gruppo in corso in termini di promozione di unità abitative, anche mediante l’identificazione di nuove partnership con primari operatori nel settore, per conseguire gli obiettivi del Piano di Impresa (promozione di 6-8 mila unità di alloggi sociali e posti letto per studenti);
– contributo previsto pari a circa 1,5 miliardi di euro di costi complessivamente nel quinquennio 2023-2027 al supporto di iniziative per far fronte ai bisogni sociali (di cui 0,9 miliardi di euro già inclusi nei risultati del 2023, del 2024 e dei primi nove mesi 2025 e la restante parte inclusa pro-quota nella prospettiva di utile netto per l’intero anno 2025), di cui circa un miliardo di euro per gli importi destinati alle iniziative e circa 500 milioni di euro per i costi di struttura delle circa 1.000 persone dedicate a supportare le iniziative;
□ forte focus sull’inclusione finanziaria:
– erogati 4,6 miliardi di euro di credito sociale e rigenerazione urbana nei primi nove mesi 2025 (erogati 24,9 miliardi tra il 2022 e i primi nove mesi 2025);
□ continuo impegno per la cultura:
– Gallerie d’Italia, le quattro sedi del museo di Intesa Sanpaolo a Milano, Napoli, Torino e Vicenza, su una superficie complessiva di 30.000 metri quadrati, hanno avuto circa 530.000 visitatori nei primi nove mesi 2025, per un totale di circa 2.444.000 dal 2022 (ingresso gratuito per gli under 18);

□ promozione dell’innovazione:
– progetti di innovazione: 164 progetti di innovazione avviati da Intesa Sanpaolo Innovation Center nei primi nove mesi 2025, per un totale di 810 dal 2022;
– Neva SGR: circa 70 milioni di euro di investimenti in start-up nei primi nove mesi 2025, per un totale di oltre 188 milioni dal 2022;
□ accelerazione dell’impegno a zero emissioni nette:
– dal 2022 al 2024 fissati gli obiettivi al 2030 per i 10 settori con più elevate emissioni nel portafoglio crediti del Gruppo (°), completando a novembre 2024 la copertura dei settori a maggiori emissioni;
– complessivamente, per i predetti settori, le emissioni finanziate assolute si sono ridotte del 32,9% nel 2024 rispetto al 2022;
– le emissioni proprie del Gruppo si sono ridotte del 35% a fine 2024 (rispetto alla data di riferimento del 2019), a fronte di un obiettivo del 53% al 2030;
– il 27 gennaio 2025 è stata ottenuta la convalida da parte di SBTi degli obiettivi sulle proprie emissioni e sulle emissioni finanziate del Gruppo;
– 95% dell’energia acquistata derivante da fonti rinnovabili, al 30 settembre 2025;
□ supporto alla clientela nella transizione ESG/climate:
– erogati circa 84,7 miliardi di euro tra il 2021 e i primi nove mesi 2025 dei 76 miliardi di nuovo credito disponibile a supporto di green economy, economia circolare e transizione ecologica (°°);
– circa 4,6 miliardi di euro di Mutui Green nei primi nove mesi 2025 (13,5 miliardi tra il 2022 e i primi nove mesi 2025), dei 12 miliardi di nuovo credito Green agli individui nell’arco del Piano di Impresa 2022-2025;
– 8 miliardi di euro di linee di credito per l’economia circolare annunciati nel Piano di Impresa 2022-2025: erogati 2,5 miliardi di euro nei primi nove mesi 2025 (circa 15,2 miliardi tra il 2022 e i primi nove mesi 2025);
– attivati 16 Laboratori ESG (a Venezia, Padova, Brescia, Bergamo, Cuneo, Bari-Taranto, Roma, Napoli-Palermo, Milano, Torino, Firenze, Macerata, Chieti e Genova), punti di incontro fisico e virtuale per supportare le piccole e medie imprese nell’approccio alla sostenibilità, ed evoluzione dei servizi di consulenza offerti dai partner (es. Circularity, Nativa, CE Lab e altri);
– nel 2024 la gamma dei prodotti S-Loan, dedicati alle piccole e medie imprese per finanziare progetti finalizzati a migliorare il proprio profilo di sostenibilità, è stata rivista da sei a tre linee (S-Loan ESG, S-Loan CER e S-Loan Diversity): 3,6 miliardi di euro erogati nei primi nove mesi 2025 (10,4 miliardi dal lancio nel 2020); erogati circa 1,8 miliardi di euro per il nuovo prodotto S-Loan Progetti Green dal lancio nel 2024;
– rafforzamento dell’offerta di prodotti di investimento ESG di asset management, con un’incidenza sul totale del risparmio gestito di Eurizon al 76%; opzioni di investimento (art. 8 e 9 della SFDR) per i prodotti assicurativi disponibili alla clientela pari all’ 83% al 30 settembre 2025;
– forte impegno in attività di Stewardship: nei primi nove mesi 2025 Eurizon Capital SGR ha partecipato a 1.373 assemblee degli azionisti (di cui l’ 89% costituito da società quotate all’estero) e a 543 engagement (di cui il 40% su tematiche ESG), Eurizon Capital SA e Epsilon SGR (°°°) hanno partecipato rispettivamente a 3.344 e 21 assemblee degli azionisti (di cui rispettivamente il 97% e il 90% costituito da società quotate all’estero) e Fideuram ha partecipato a 39 assemblee degli azionisti e a 103 engagement (di cui l’ 87% su tematiche ESG);

Intesa Sanpaolo è l’unica banca italiana inclusa nei Dow Jones Best-in-Class Indices (*) e nella CDP Climate A List e unica banca italiana, prima banca in Europa e seconda al mondo nel 2025 Corporate Knights “Global 100 Most Sustainable Corporations in the World Index” e prima tra le banche del peer group nelle valutazioni di Sustainalytics. Inoltre, Intesa Sanpaolo:
– è stata confermata come unica banca in Italia tra le 100 aziende più inclusive e attente alla diversità nel FTSE Diversity & Inclusion Index 2025 – Top 100;
– a marzo 2025 è stata inclusa nell’ Equileap Top Ranking 2025 tra le migliori 100 aziende al mondo per equità di genere;
– è stata la prima tra i maggiori gruppi bancari italiani a ottenere la certificazione per la parità di genere “Prassi di Riferimento (PDR) 125:2022”, prevista dal PNRR, per l’impegno nella diversity & inclusion;
• le persone del Gruppo sono la risorsa più importante:
– assunti circa 5.250 professional dal 2021;
– riqualificate circa 8.950 persone ed erogate circa 51 milioni di ore di formazione dal 2022;
– circa 315 talenti hanno già completato il percorso di sviluppo nell’ambito dell’International Talent Program, tuttora in corso per altre circa 190 persone;
– individuate circa 465 key people soprattutto nell’ambito del middle management per iniziative dedicate di sviluppo e formazione;
– Intesa Sanpaolo è stata riconosciuta Top Employer Europe 2025 e confermata Top Employer Italy per il quarto anno consecutivo da Top Employers Institute ed è risultata prima, tra le aziende del settore bancario e finanziario, nella classifica LinkedIn Top Companies 2025 per sviluppo della carriera e crescita professionale.

Nei primi nove mesi 2025, per il Gruppo si registra:
● utile netto in crescita del 5,9% a 7.588 milioni di euro, da 7.167 milioni dei primi nove mesi 2024;
● risultato corrente lordo in crescita dell’ 1,3% a 11.570 milioni di euro, da 11.420 milioni dei primi nove mesi 2024;
● risultato della gestione operativa in aumento dello 0,2% rispetto ai primi nove mesi 2024;
● proventi operativi netti stabili rispetto ai primi nove mesi 2024, con un +5,1% per le commissioni nette, un +4,7% per il risultato dell’attività assicurativa e un forte aumento per il risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value a fronte del calo per gli interessi netti;
● costi operativi in diminuzione dello 0,4% rispetto ai primi nove mesi 2024;
● elevata efficienza, con un cost/income al 38,9%, tra i migliori nell’ambito delle maggiori banche europee;
● costo del rischio annualizzato a 25 centesimi di punto, con un ammontare di overlay pari a 0,9 miliardi di euro;
● qualità del credito (°):
– a fine settembre 2025, l’incidenza dei crediti deteriorati (°°) sui crediti complessivi è pari all’ 1,1% al netto delle rettifiche di valore e al 2,3% al lordo. Considerando la metodologia adottata dall’EBA, l’incidenza dei crediti deteriorati è pari all’ 1% al netto delle rettifiche di valore e al 2% al lordo;
– l’esposizione verso la Russia (^) è in ulteriore riduzione, diminuita di oltre il 91% (oltre 3,3 miliardi di euro) rispetto a fine giugno 2022 e scesa sotto lo 0,1% dei crediti a clientela complessivi del Gruppo: crediti a clientela della controllata russa vicini allo zero, crediti a clientela cross-border verso la Russia in larga parte in bonis e classificati a Stage 2;
● elevati livelli di copertura dei crediti deteriorati:
– livello di copertura specifica dei crediti deteriorati in crescita al 51,1% a fine settembre 2025, con una copertura specifica della componente costituita dalle sofferenze in aumento al 67,2%;
– robusto buffer di riserva sui crediti in bonis, pari allo 0,5% a fine settembre 2025;

● patrimonializzazione molto solida, con coefficienti patrimoniali su livelli largamente superiori ai requisiti normativi. Al 30 settembre 2025, includendo l’impatto negativo di circa 40 centesimi di punto di Basilea 4 e deducendo dal capitale (°) 5,3 miliardi di euro di dividendi maturati nei primi nove mesi 2025, il Common Equity Tier 1 ratio è risultato pari al 13,9% (°°), in crescita di circa 105 centesimi di punto nei primi nove mesi (°°°) e di circa 40 centesimi di punto nel terzo trimestre, rispetto a un requisito SREP – comprensivo di Capital Conservation Buffer, O-SII Buffer, Countercyclical Capital Buffer (*) e Systemic Risk Buffer (**) – da rispettare nel 2025 pari al 9,88% (***); il Common Equity Tier 1 ratio è risultato pari al 13,1% non includendo nel capitale alcun utile dei primi nove mesi 2025 (****);
● elevata liquidità e forte capacità di funding: a fine settembre 2025, attività liquide per 286 miliardi di euro ed elevata liquidità prontamente disponibile per 211 miliardi; ampiamente rispettati i requisiti normativi di liquidità Liquidity Coverage Ratio (pari a 142% (^)) e Net Stable Funding Ratio (pari a 122% (#));
● ampiamente rispettato il requisito normativo Minimum Requirement for own funds and Eligible Liabilities (MREL): ratio, calcolato sui Risk Weighted Assets, a fine settembre 2025 (#) pari a 38% per il totale e a 22,3% per la componente subordinata (pari rispettivamente a 37,3% e 21,6% non includendo nel capitale alcun utile dei primi nove mesi 2025 (****)), rispetto a requisiti pari rispettivamente a 25,5% e a 18% comprensivi di un Combined Buffer Requirement pari a 4,5%;
● supporto all’economia reale: circa 63 miliardi di euro di nuovo credito a medio-lungo termine nei primi nove mesi 2025 (+31% rispetto ai primi nove mesi 2024), con circa 43 miliardi in Italia (+40% rispetto ai primi nove mesi 2024), di cui circa 36 miliardi erogati a famiglie e piccole e medie imprese (+36% rispetto ai primi nove mesi 2024); 2.050 aziende italiane riportate in bonis da posizioni di credito deteriorato nei primi nove mesi 2025 e circa 146.000 dal 2014, preservando rispettivamente circa 10.250 e 730.000 posti di lavoro;

● acconto dividendi cash per 3.239 milioni di euro: il Consiglio di Amministrazione riunitosi oggi ha deliberato la distribuzione di 18,6 centesimi di euro per azione, al lordo delle ritenute di legge, come acconto dividendi a valere sui risultati del 2025, non sussistendo controindicazioni derivanti dai risultati prevedibili per il quarto trimestre 2025 né raccomandazioni dei regolatori in merito ai requisiti patrimoniali applicabili a Intesa Sanpaolo che ostino a tale distribuzione, anche in considerazione dei coefficienti patrimoniali – sia registrati al 30 settembre 2025 sia attesi a fine anno – ampiamente superiori ai requisiti minimi stabiliti dalle normative di vigilanza e in particolare del Common Equity Tier 1 ratio, che rispetta ampiamente anche l’obiettivo superiore al 12% fissato dal Gruppo nell’orizzonte del Piano di Impresa 2022-2025; inoltre, la società di revisione EY S.p.A. ha rilasciato in data odierna il parere previsto dall’articolo 2433-bis del Codice Civile. Più precisamente, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato la distribuzione di 3.238.890.468,02 euro, risultante da un importo unitario di 18,6 centesimi di euro per ciascuna delle n. 17.413.389.613 azioni ordinarie; non verrà peraltro effettuata alcuna distribuzione alle azioni proprie di cui la Banca si trovasse eventualmente in possesso alla record date. L’acconto dividendi verrà messo in pagamento il 26 novembre 2025 (con stacco cedole il 24 novembre e record date il 25 novembre). L’acconto dividendi per azione, rapportato al prezzo di riferimento dell’azione registrato ieri, corrisponde a un rendimento (dividend yield) pari al 3,3%.


Scopri di più da GazzettadiMilano.it

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.