Coldiretti e Confartigianato consegnano all’Arcivescovo la nuova statuina del Presepe 2025

La nuova statuina del presepe di Coldiretti, Confartigianato e Fondazione Symbola è stata consegnata oggi all’Arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini. L’obiettivo dell’iniziativa, che in questi giorni di Avvento interessa tutte le diocesi italiane – spiega la Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza, che due giorni fa aveva consegnato il manufatto anche al Vescovo di Lodi, monsignor Maurizio Malvestiti – è quello di aggiungere al presepe figure che parlino del presente ma anche del futuro.

Quest’anno la statuina del presepe – precisa ancora la Coldiretti interprovinciale – rappresenta il lavoro nei settori dell’agricoltura e delle costruzioni, con l’obiettivo di far emergere i temi dell’integrazione e dell’inclusione anche attraverso la cultura della sicurezza sul lavoro.

Nel 2020, primo anno dell’iniziativa promossa dalle tre organizzazioni – ricorda la Coldiretti – la statuina raffigurava un’infermiera, nel 2021 un imprenditore digitale, nel 2022 una florovivaista, nel 2023 un maestro imprenditore e il suo apprendista, lo scorso anno un’artigiana casearia.

A consegnare il nuovo personaggio del presepe nelle mani del Vescovo monsignor Malvestiti, con i rappresentanti di APA Confartigianato Imprese (tra loro il presidente Giovanni Mantegazza) e, per la prima volta, anche di ACAI Associazione Cristiana Artigiani Italiani (guidata dal presidente per Milano, Fabrizio Artigiani), c’era la delegazione della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza guidata dal presidente Alessandro Rota, con il vicepresidente Marcello Doniselli, il consigliere Cesare Fedeli, la responsabile interprovinciale delle Donne Coldiretti Maria Antonia Ceriani, e il presidente dei Senior territoriali e regionali Pierluigi Nava.

Il Presepe – spiega Coldiretti – è la rappresentazione della nascita di Gesù, ma attraverso i suoi personaggi serve anche a raccontare la realtà della vita di tutti i giorni e quindi insieme al Bambinello troviamo fra gli altri, artigiani, casalinghe, filatrici, agricoltori, pastori e gli animali. Per rafforzare l’attualità di questo messaggio vengono aggiunte ogni anno nuove figure e nuovi mestieri. La qualità del lavoro è un pilastro fondamentale per tutelare la dignità delle persone e la competitività del Made in Italy agroalimentare, promuovendo legalità e rispetto. La scelta della figura della contadina di colore vuole simboleggiare i valori di inclusione e sicurezza che caratterizzano da sempre il mondo agricolo.

Inoltre la statuina – conclude Coldiretti – simboleggia il nuovo protagonismo femminile nelle nostre campagne, dove la componente rosa sta diventando sempre più determinante in termini di innovazione e di welfare, con le tante iniziative sociali come fattorie didattiche, agriasili e progetti di accoglienza per donne in difficoltà. Anche quest’anno il manufatto è stato realizzato dal maestro artigiano leccese Claudio Riso, che ha saputo tradurre i valori del lavoro e della sicurezza in un simbolo semplice e immediato.


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