Silenzi e stanze, Altre storie da Edward Hopper, Michele Mozzati (Gino & Michele) presenta il suo libro martedì 25 al Teatro Parenti.

Presentazione del volume Silenzi e stanze Altre storie da Edward Hopper di Michele Mozzati
 
Martedì 25 settembre alle 18.30 al Teatro Parenti di Milano (SalaAcomeA)
 
Giorgio Melazzi e Elisabetta Vergani leggeranno passi da alcuni racconti
Gaetano Liguori interpreterà alcuni brani di musica jazz dell’epoca
Quando ci si imbatte in un quadro di Edward Hopper non si sa mai quello che c’è oltre la cornice, dove guardino i suoi protagonisti. Si pensa che qualcosa sia appena accaduto, o stia per accadere.
I suoi dipinti sono emozionanti fermo-immagine, per questo Hopper piace tanto a chi fa cinema. Michele Mozzati per la seconda volta, dopo il successo di Luce con muriracconta altre dodici storie, ispirate dalle luci, dagli oggetti, dalle persone dipinte da colui che è considerato uno tra i più grandi pittori americani. 
Attraversando tutto il Novecento e approdando agli anni Duemila, anche questa seconda raccolta si muove tra realtà e fantasia, proponendo storie a volte così impossibili, da sfiorare la nostra quotidianità più viva. 
 
Michele Mozzati è scrittore, autore teatrale e televisivo e condirettore dell’agenda Smemoranda.
Conosciuto soprattutto per il suo quarantennale lavoro con Gino Vignali (insieme Gino & Michele), alterna il sodalizio professionale di coppia con sorprendenti incursioni nel mondo della narrativa. Ha pubblicato per Skira Luce con muri nel 2016.
Biglietto di cortesia di 3,50 euro.
 
 
 
“Strano pittore questo Hopper, genio della normalità” 

 

“Sono sempre stato un batterista, un solista del rumore, ma la musica è un’altra cosa. Il batterista nasce Maestrale e finisce Föhn, un vento inutile e fastidioso. Bambino, adolescente, è una presenza che ingombra, da protagonista. Detta i ritmi di una vita che è ancora senza suoni, è rumore. È intorno a lui che si forma il gruppo. Tatatàn tatatàn, tan tantàn… tatatatatatatatatà! (…)
Poi a suonare ti mettono in fondo perché hanno bisogno di te, perché hanno paura di te. Aspetta, un giorno dal fondo della sala arriverà quella pelle bianca piena di lentiggini a dirti che siccome non ti trovava al telefono è venuta a prenderti per andare via. Col suo culo strepitoso e i suoi occhi che non si possono raccontare. Applausi, sipario e trionfo dei ringostarr.”

Quando ci si imbatte in un quadro di Edward Hopper non si sa mai quello che c’è oltre la cornice, dove guardino i suoi protagonisti. Si pensa che qualcosa sia appena accaduto, o stia per accadere.

I suoi dipinti sono emozionanti fermo-immagine, per questo Hopper piace tanto a chi fa cinema.

Michele Mozzati per la seconda volta, dopo il successo di Luce con muri, racconta altre dodici
storie, ispirate dalle luci, dagli oggetti, dalle persone dipinte da colui che è considerato uno tra i più grandi pittori americani. Il realista forse più surreale che l’arte contemporanea ci abbia saputo donare. Attraversando tutto il Novecento e approdando agli anni Duemila, anche questa seconda raccolta si muove tra realtà e fantasia, proponendo storie a volte così impossibili, da sfiorare la nostra quotidianità più viva.