Il Presepe di carta di Londonio torna al Museo Diocesano Carlo Maria Martini

Milano, dicembre 2025 – Il Natale milanese si accende al Museo Diocesano Carlo Maria Martini con il ritorno del celebre presepe di carta di Francesco Londonio, un capolavoro del Settecento che ogni anno segna l’inizio delle festività. Donato nel 2018 da Annamaria Bagatti Valsecchi e custodito in una teca offerta dalla Regione Lombardia, l’opera è diventata un simbolo di comunità e tradizione.

Nuove figure e scenografie

Quest’anno l’allestimento si arricchisce grazie alla generosità di un privato collezionista che ha donato cinque nuove figure, due scenografie, due personaggi umani e un animaletto, reperiti sul mercato antiquario. Un gesto che rende il presepe ancora più suggestivo e completo.

Restaurato grazie a PwC

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In passato il museo faticava a trovare restauratori per le delicate figure di carta. Oggi, grazie al sostegno di PwC Italia, il presepe è stato restaurato e presentato al pubblico in condizioni ottimali. L’inaugurazione si è svolta il 2 dicembre con ingresso gratuito, trasformando l’evento in un vero dono per la città.

Chiara Carotenuto ,Communication, Engagement and Branding Director di PwC Italia ha sottolineato:

«La collaborazione avviata negli ultimi mesi con il Museo Diocesano ci rende orgogliosi. Il presepe è al centro della nostra cultura e mette insieme i valori che contraddistinguono la nostra organizzazione: attenzione al territorio, applicazione della tecnologia al restauro e valorizzazione della cultura. Con PwC per la Cultura abbiamo accolto opere d’arte nella nostra sede di Torre PwC e sostenuto restauri in Pinacoteca di Brera. Operiamo in 24 territori nazionali e a livello internazionale: abbiamo scelto di supportare questo progetto per riconoscerci come identità italiana con il presepe di Londonio».

La voce di Alessandro Grandinetti

Alessandro Grandinetti, Clients and Markets Leader PwC Italia, ha aggiunto:

«Il sostegno al presepe di Londonio si inserisce in una visione più ampia di sostenibilità culturale. Crediamo che la conservazione e il restauro di opere d’arte non siano soltanto un gesto di tutela del patrimonio, ma anche un investimento nel futuro. La cultura è un elemento identitario che deve essere preservato e reso accessibile, e la sostenibilità significa proprio questo: garantire che capolavori come il presepe possano continuare a parlare alle generazioni di domani».

La voce della direttrice

La direttrice del Museo Diocesano ha ricordato il valore pastorale e culturale dell’iniziativa:

«Ogni anno lavoriamo sul tema del Natale, offrendo spunti per avvicinarci al mistero dell’incarnazione. Il presepe è un capolavoro che ci aiuta a riflettere su una tradizione che purtroppo si sta perdendo, Con disappunto ho notato che quest’anno non si trova il muschio nei negozi: tutti pensano all’albero, ma è il presepe che fa parte della nostra identità, non solo religiosa ma anche artistica. Dal Trecento la Natività veniva rappresentata nelle chiese con presepi animati, come a teatro. Il nostro presepe di carta, tra pittura e scultura, racconta una tradizione lombarda dalle radici antiche».

Un ponte tra epoche

Il presepe di Londonio diventa così un ponte tra la Milano del Settecento e quella di oggi: un’opera che unisce arte, fede e comunità, e che continua a parlare al presente con la forza della sua bellezza e della sua storia.

👉 Il presepe sarà visitabile fino a gennaio 2026, offrendo a cittadini e turisti l’occasione di vivere un Natale milanese all’insegna della tradizione e della cultura.


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