Dead Poets Club giovedì 2 in Bicocca

Il collettivo DEAD POETS CLUB, domani giovedì 2 ottobre, sarà ospite della Milano Digital Week presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca (Edificio U6, 4° piano, piazza dell’Ateneo Nuovo 1, Milano – ingresso libero) per presentare in anteprima l’EP “DEAD POETS CLUB” (7 srl UNIVERSAL) e indagare il rapporto tra musica e intelligenza artificiale partendo dai brani del disco.

Durante il talk interverranno i componenti del collettivo Fulvio Muzio (compositore, chitarrista e tastierista dei Decibel, già compositore della storica Contessa e Lettera dal Duca, medico con esperienze consolidate e progetti in ambito psico-acustico), Roberto Turatti (batterista, DJ e storico producer con oltre 140 evergreen all’attivo, considerato il padre fondatore dell’Italo disco di cui si ricordano i grandi successi internazionali di Den Harrow, l’originalissima “Siamo donne” di Jo Squillo e Sabrina Salerno) e Giovanni Favero (pioniere dell’ utilizzo dell’intelligenza artificiale applicata alla musica oltre che autore letterario e creativo con originali progetti multimediali tra musica e cultura).

Ospiti speciali il professor Andrea Maurino (professore ordinario dell’Università Statale Milano-Bicocca) per introdurre la collaborazione tra l’università e il collettivo, l’avvocato Giorgio Tramacere (giurista esperto di diritto d’autore) per delineare i confini del diritto d’autore in relazione all’intelligenza artificiale nell’ambito musicale e Renato Caruso (musicista, musicologo ed informatico) per approfondire la relazione tra musica e AI.

DEAD POETS CLUB nasce come parte di un laboratorio sperimentale condiviso con l’Università degli Studi di Milano-Bicocca – Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione e lo spin-off Whattadata. Indaga i principali programmi di intelligenza artificiale disponibili in versione professionale, testati con la pratica realizzazione di brani inediti con l’obiettivo di esplorare le straordinarie opportunità offerte dall’intelligenza artificiale in fase di supporto del lavoro di produzione artistica legate principalmente all’utilizzo di diversi cantanti virtuali.

Dead Poets Club rappresenta un ponte tra tradizione e sperimentazione, tra sensibilità artistica e nuove tecnologie, aprendo la strada a un futuro in cui musica e intelligenza artificiale dialogano in modo creativo e originale mantenendo l’essere umano al centro del processo creativ

Nella fase di composizione dell’EP “DEAD POETS CLUB”, il fulcro è rimasto sempre e solo la creatività dei musicisti e dei compositori. L’intelligenza artificiale è intervenuta unicamente come supporto alla produzione artistica, soprattutto grazie all’utilizzo di diversi cantanti virtuali. Per ribadire il valore poetico al cuore del progetto, i testi scelti si basano su sette grandi poesie di altissimo livello letterario mondiale.

È già disponibile in digitale “THE FLY”, il primo brano dell’EP, al seguente link:

La collaborazione con l’Università degli Studi di Milano-Bicocca ha l’obiettivo di individuare e analizzare possibili sviluppi tecnologici che possano favorire un utilizzo etico dell’intelligenza artificiale nella produzione musicale professionale.

 

Il coordinamento dello sviluppo delle tecnologie è affidato a Whattadata, spin-off dell’Università Bicocca. Linkedin di Whattadata: https://www.linkedin.com/company/107364145/


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