Le storie che (non) raccontiamo, teatro, ascolto e inclusione

L’Associazione Teatri Possibili in collaborazione con la Compagnia Corrado d’Elia, la Cooperativa Minotauro, il Villaggio Barona e la Fondazione Cassoni, lancia “Le storie che (non) raccontiamo”, progetto di teatro, ascolto e inclusione che attraversa i Municipi 6 e 4 di Milano, con l’intento di offrire agli abitanti di queste aree un’occasione di espressione dei loro bisogni, delle loro fragilità; un’opportunità per far sentire la loro voce. Si tratta di quartieri abitati da un’alta percentuale di popolazione di origine straniera – Barona, Forze Armate, Tortona, Corvetto – e da un elevato tasso di anziani: sono dunque contesti maggiormente esposti a situazioni di fragilità e marginalità.

In programma diverse azioni e attività, a partire dalla call per la raccolta delle storie che saranno disponibili sul sito web dedicato (lestorie.teatripossibili.it/) e che rappresentano il punto di partenza di un progetto che si compone di spettacoli, convegni, laboratori gratuiti, fino alla mise en espace finale, prevista a giugno 2026.

La chiamata a raccontare la propria storia – anche in forma anonima – è aperta: è possibile farlo compilando l’apposito form (https://lestorie.teatripossibili.it/#form) oppure contattando uno degli sportelli di ascolto attivati presso la sede di Teatri Possibili, di Barrios, di Villaggio Barona; diversamente, online, tramite zoom (https://cal.com/lestoriechenonraccontiamo).

 

Contestualmente alla raccolta delle storie e con lo scopo di ispirare il successivo percorso di co-creazione – attraverso i laboratori gratuiti e la mise en espace – il progetto propone due spettacoli e due convegni: “Bullet Catch” (sabato 25 ottobre, ore 21:00, Politeatro Milano), di Rob Drummond, con Alex Cendron diretto da Massimiliano Cividati, uno spettacolo che combina magia, illusione e dramma psicologico per affrontare i temi del libero arbitrio, della responsabilità, del credere e della connessione umana; “Circe” (venerdì 7 novembre, ore 21:00, Politeatro Milano), di e con Chiara Salvucci, un produzione Compagnia Corrado d’Elia, spettacolo che eleva la celebre figura della mitologia greca a simbolo e modello contemporaneo di donna potente, capace di sfidare le griglie comportamentali e i ruoli prestabiliti di una società che fatica a sopportare l’autonomia femminile.

Due i convegni in programma al Politeatro di Milano, a cura della Cooperativa Il Minotauro: “La fragilità è negli occhi di chi guarda: una nuova prospettiva per comprendere i nostri adolescenti” (5 novembre), con la psicoterapeuta Alessia Lanzi, e “ll nuovo ruolo degli adulti nell’epoca della complessità” (13 novembre), con la psicoterapeuta Anna Arcari.

Da gennaio partono i 4 laboratori gratuiti – 2 di scrittura creativa e 2 di lettura ad alta voce – che porteranno alla creazione della mise en espace (in programma nel mese di giugno), per dar voce alla drammaturgia collettiva fatta dalle “storie che (non) raccontiamo”.

Il progetto “Le storie che (non) raccontiamo” è realizzato con il sostegno di Fondazione Cariplo. Partner istituzionale ICSC – Istituto per il Credito Sportivo e Culturale. Con il Patrocinio del Comune di Milano – Municipio 6.

 

Ulteriori informazioni:

https://lestorie.teatripossibili.it/

lestorie@teatripossibili.it


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