L’archivio di Giorgio Scerbanenco al Centro Apice dell’Università di Milano martedì 28

L’archivio di Giorgio Scerbanenco è approdato al Centro Apice dell’Università di Milano, dove sarà nei prossimi mesi inventariato e poi messo a disposizione di studiose e studiosi. Si tratta di una eccezionale acquisizione, che consentirà non solo di conoscere in maniera approfondita l’autore, attraverso lo studio di numerosi scritti inediti, di materiale relativo ai romanzi pubblicati e della prolifica corrispondenza con editori e personaggi pubblici dell’epoca, ma anche di comprendere meglio l’affermarsi in Italia del genere poliziesco, di cui Scerbanenco fu tra i maggiori rappresentanti del nostro Novecento.

Ne parliamo martedì 28 novembre alle ore 17:00 presso la Sala Napoleonica di Via S. Antonio 12, all’incontro Le vite di Giorgio Scerbanenco attraverso il suo archivio, che vedrà Alberto Scerbanenko, figlio di Giorgio, dialogare con lo scrittore Piero Colaprico. Introduce e coordina Bruno Pischedda.

 

L’archivio Giorgio Scerbanenco, arrivato ad Apice per volontà dall’erede, Alberto Scerbanenko, conserva una documentazione che copre un arco cronologico molto ampio, che va dalle origini familiari (metà dell’Ottocento) fino alla morte dello stesso autore, avvenuta nel 1969.  Si tratta di 46 faldoni che riuniscono una tipologia eterogenea di materiali: poesie inedite, romanzi editi e inediti (in forma manoscritta e dattiloscritta, a volte veline), commedie radiofoniche, soggetti cinematografici, scritti autobiografici, corrispondenze personali, compensi editoriali, racconti apparsi su rivista firmati con il nome vero o con pseudonimo, un dossier federale svizzero relativo al periodo dell’espatrio, certificazioni ufficiali (nascita, cittadinanza, matrimonio, morte), fotografie, ritagli di riviste contenenti novelle, appendici e raccolte di recensioni. Particolarmente importanti sono poi i carteggi editoriali, che danno conto del fitto lavoro di Giorgio Scerbanenco nell’industria culturale milanese, sia per le testate giornalistiche, sia per gli editori Rizzoli, Mondadori, Garzanti e Bompiani.

 

“L’archivio, che mi è stato donato da mia madre Teresa Bandini e che ho utilizzato per la mia monografia Le cinque vite di Giorgio Scerbanenco – commenta Alberto Scerbanenkocostituisce una testimonianza non solo della vita di mio padre, ma anche di un certo ambiente letterario, editoriale milanese e italiano del ‘900. Sono convinto che debba essere messo a disposizione per le ricerche di studiose e studiosi. Il legame profondo che Giorgio Scerbanenco aveva con Milano ha condizionato la mia scelta, e sono quindi particolarmente orgoglioso di affidare questo archivio al Centro APICE dell’Università degli Studi di Milano, sicuro che saprà valorizzarlo al meglio”.

 

“Questa nuova acquisizione da parte del centro Apice della Statale di Milano – commenta il rettore Elio Franzinirappresenta un’ulteriore testimonianza della missione di Apice non solo di conservazione e valorizzazione di fondi bibliografici e archivistici che si intrecciano con la storia del ‘900 e con la sua produzione editoriale, ma anche di conoscenza e divulgazione di generi letterari, come il poliziesco, la cui genesi e i cui autori meritano un posto di assoluta rilevanza nel panorama culturale italiano”.

 

Commenta Lodovica Braida, presidente del Centro APICE: “Si tratta di un’acquisizione molto importante: l’archivio di un autore che ha portato al centro della sua narrazione Milano negli anni del boom economico, e che mostra un interessante percorso professionale in cui giornalismo e scrittura letteraria si integrano perfettamente. Inoltre, la sua collaborazione con editori come Mondadori, Bompiani, Rizzoli e Garzanti offre una testimonianza significativa della vivacità del tessuto culturale della capitale dell’editoria italiana del Novecento”.

Martedì 28 novembre

Ore 17:00, Sala Napoleonica

Via S. Antonio 12, Università di Milano

e online su piattaforma Teams a questo link