La forma e l’anima, le sculture di Sergio Unia.

di Federica Rava 
Sergio Ùnia è  uno scultore, pittore e disegnatore nato a Roccaforte di Mondovì (CN). Si trasferisce ancora giovanissimo a Torino, dove entra in contatto con gli ambienti artistici della città. Nel 1970 segue i liberi corsi di nudo all’Accademia Albertina e l’anno seguente realizza la sua prima mostra personale. Da allora, il suo lavoro si intensifica e si evolve privilegiando la scultura, che diviene il centro dei suoi interessi. Seguiranno più di 160 mostre personali in Italia e all’estero.
Sergio Unia è uno scultore che ama il tuttotondo e la dolcezza delle superfici. Nella sua ricerca figurale, oltre alle doti che gli derivano da una conoscenza approfondita della tecnica della fusione in bronzo, è costante la componente dinamica, l’apparenza cioè di un’azione che imprime alle sue figure una motricità non sospesa, bensì afferrata nella scansione di un attimo »
Sculture e disegni sono presenti in vari musei; nelle nicchie della facciata del museo Diocesano di Susa le sculture di San Giusto e San Evasio, al Museo di Mombercelli (AT), al Museo della ceramica di Mondovì (CN), al Museo di scultura di Santa Maria di Leuca (LE), al Museo degli Orsanti a Compiano (PR), al Museo di Palazzo Mazzetti (At) e nelle Pinacoteche di Pinerolo (TO), di Gaeta (LT), di Guarene d’Alba (CN) e di Rubiana (TO), nel Palazzo comunale di Ulzio (TO), alla Cassa di Risparmio di Asti, alla Fondazione CRC (CN), presso l’Associazione Orafi di Valenza (AL),  presso la Fondazione E. Guglielminetti di Asti, nel  Palazzo Salmatoris di Cherasco(CN), e al Museo del Castello di  Monastero Bormida (AT).
…Sergio Ùnia Mantiene fermo una sorta di patto ideale con la materia bronzea, assoggettandola ad un’espressività estetica di estrema felicità, dove il culto della bellezza non è fantasia plastica, ma adesione a una mitologia…Ùnia appare spontaneo nel raccontare il mistero della natura umana, ma nella semplice naturalezza della sua figurazione c’è tutta lo coerenza stilistica di un cultore del vero in arte, e la segreta forza alchemica con cui imprime significato alla materia plasmata e al successivo processo di fusione.
Le sue figure giovanili porgono una suggestione di classicità quantomai espressiva, la cui limpidezza formale si esalta anche pittoricamente nelle cromie del Bronzo.
Il clima di incantamento che le circonda è dato dalla pelle del metallo appena intaccato da lievi erosioni, che paradossalmente ne esaltano la luce e la morbidezza…
CIT
[Vittorio Sgarbi]