I giovani del Municipio 9 lanciano una campagna per una città a misura di tutti

“VALUTA. Portiamo Valore A MiLano Unendoci Tutti Attivamente. Soluzione all’ingresso. Uno spazio di tutt¿”. È questo il messaggio-appello che verrà lanciato, attraverso un’apposita campagna di comunicazione da un gruppo di ragazze e ragazzi italiani e con background migratorio, alla cittadinanza e alle istituzioni del Municipio 9 di Milano, per dire cosa significa per loro vivere lo spazio pubblico.

Attraverso la diffusione di coloratissimi poster, locandine-manifesto e divertenti adesivi, i giovani ideatori della campagna faranno sentire la propria voce con l’obiettivo di coinvolgere altri ragazzi, adulti e rappresentanti delle istituzioni locali nella costruzione di un modello di città che sia davvero a misura di tutti i cittadini, nel rispetto di quelli che sono i principali valori dell’Unione europea (dignità umana, libertà, democrazia, uguaglianza, stato di diritto, diritti umani).

L’iniziativa, che verrà presentata alla collettività il 29 novembre, ore 19.00, presso Rob de Matt,  rappresenta lo step conclusivo di un articolato percorso di formazione, durato 3 mesi e  realizzato nell’ambito di “FREED–Foster Relations, Empower Democracy”, progetto che promuove l’empowerment delle nuove generazioni e incentiva la loro partecipazione attiva sul territorio partendo da un lavoro comune di informazione e condivisione dei diritti e dei valori su cui si fonda l’Unione europea. Il progetto, finanziato da ECAS – European Citizen Action Service e realizzato da FONDAZIONE ISMU ETS con il patrocinio del Municipio 9 del Comune di Milano e in collaborazione con Rob de Matt e con il supporto di Lato B – l’altro lato di Milano, Nuovo Armenia, Codici ricerca e intervento e L’amico Charly, ha visto la partecipazione di ragazzi italiani e con background migratorio, coach, esperti di comunicazione, urbanisti e rappresentanti di associazioni presenti sul territorio.

I giovanissimi, protagonisti di cittadinanza attiva. I ragazzi e le ragazze che hanno partecipato al progetto FREED, con l’ausilio di esperti e coach, hanno seguito un percorso che li ha portati a diventare, non solo protagonisti, ma veri e propri ambasciatori dei valori Ue. Partendo infatti dall’analisi dei concetti di dignità umana, libertà, democrazia, uguaglianza, stato di diritto, diritti umani, essi hanno prima cercato di capire se e quali di questi valori vengono realizzati o disattesi nel proprio quartiere, per poi individuare quelle che per loro sono le principali criticità che impediscono di vivere a pieno gli spazi cittadini: dal costo troppo alto di cultura e divertimento (accessibili solo a chi ha un buon potere di acquisto), ai mezzi di trasporto insufficienti e dai costi troppo alti, dall’eccesso di burocrazia che impedisce l’organizzazione autonoma di eventi fino alla mancanza di luoghi e momenti di aggregazione gratuiti per i più giovani, dove poter socializzare, dialogare e esprimere se stessi e portare le proprie competenze a servizio degli altri. L’altra forte criticità espressa dai ragazzi è quella di essere poco ascoltati e sentirsi spesso in difetto rispetto a quelle che sono le aspettative che famiglia e società hanno nei loro confronti.

La voce dei ragazzi: 5 istanze da sottoporre a cittadinanza e istituzioni. La seconda parte del progetto ha visto i ragazzi impegnati nella formulazione di 5 istanze da sottoporre, attraverso una campagna di comunicazione (vedi più in basso), agli altri abitanti del quartiere (giovani e meno giovani) e alle istituzioni per far sentire la propria voce. I desiderata espressi dai ragazzi sono i seguenti: 1) “Vorremmo uno spazio di interazione aperto e continuativo”; 2) “Vorremmo essere ascoltati”; 3) “Non siamo solo consumatori”; 3) “Vorremmo una città più accessibile, inclusiva, partecipativa”; 5) “Vorremmo servizi più numerosi e di migliore qualità”. Le richieste hanno lo scopo, da un lato di stimolare la partecipazione attiva di altri giovani del quartiere chiamandoli a essere non più spettatori ma attori del processo di miglioramento della zona, dall’altro di scuotere le coscienze delle persone più mature (adulti e anziani) a cui viene chiesto di assumere un ruolo di guida e supporto, e non di ostacolo, al cambiamento. Le cinque proposte inoltre verranno presentate alle istituzioni locali a cui è affidato il compito di rendere i quartieri cittadini più inclusivi e partecipati, avvalendosi anche della collaborazione  – come in questo caso  – della società civile.

Ambasciatori dei valori Ue attraverso una campagna di comunicazione. Nella fase finale del progetto i ragazzi si sono dedicati alla co-creazione di una campagna di comunicazione che ha lo scopo di attirare l’attenzione degli abitanti del Municipio 9 di Milano (ma che si può estendere sia a livello nazionale che comunitario) e veicolare le 5 proposte per migliorare la propria città. L’immagine scelta per la campagna è quella di un camaleonte (simbolo di mutamento) seduto su un tram (simbolo di Milano) che, dando colore alla città, dà avvio al cambiamento. Lo slogan scelto “Soluzione all’ingresso. Uno spazio di tutt¿”, apre alla provocazione e alla riflessione: gli spazi cittadini sono davvero accessibili a tutti? A completamento dello slogan il messaggio: “VALUTA. Portiamo Valore A MiLano Unendoci Tutti Attivamente”, con cui i ragazzi affermano di essere portatori di valori e non meri consumatori e invitano tutti a unirsi e collaborare in maniera attiva per uno scopo comune: il bene della città. La campagna di comunicazione (qui il link ai materiali grafici: https://www.ismu.org/progetto-freed-foster-relations-empower-democracy/) si articolerà nell’affissione di un poster per le strade del Municipio 9 di Milano, nella distribuzione di locandine-manifesto (con le 5 proposte) e adesivi presso le associazioni e i luoghi di aggregazione del quartiere, oltre a una specifica campagna social su Instagram e Facebook.

Evento finale. Il 29 novembre si terrà l’evento finale “Soluzione all’ingresso” presso Rob de Matt (ore 19.00), in Via Enrico Annibale Butti, 18, Milano, con la presentazione e il lancio della campagna di comunicazione “Uno spazio di tutti¿”, cui seguirà un aperitivo finale. Durante l’evento i ragazzi che hanno partecipato al progetto consegneranno ai rappresentati delle istituzioni del Municipio 9 di Milano le 5 istanze di cambiamento (qui il link alla locandina-manifesto: https://www.ismu.org/progetto-freed-foster-relations-empower-democracy/).

 

Il progetto FREED – Foster Relations, Empower Democracy 

Freed – Foster Relations, Empower Democracy è un progetto, finanziato da ECAS – European Citizen Action Service e realizzato da Fondazione ISMU ETS con il patrocinio del Municipio 9 del Comune di Milano e in collaborazione con Rob de Matt e con il supporto di Lato B – l’altro lato di Milano, Nuovo Armenia, Codici ricerca e intervento, L’amico Charly. Il progetto FREED vuole promuovere l’empowerment delle nuove generazioni (compresi i migranti di seconda generazione) incentivando la loro partecipazione attiva sul territorio e favorendone il ruolo attivo come sostenitori e promotori dei diritti e dei valori dell’UE. L’obiettivo infatti è quello di rafforzare il ruolo dei giovani all’interno della comunità locale e stabilire una maggiore connessione tra associazioni locali, migranti appena arrivati, autorità locali e cittadini affinché possano partecipare ai processi decisionali. FREED in questo modo mira a rafforzare la cittadinanza europea attraverso la partecipazione dei cittadini al processo democratico. Inoltre, attraverso una campagna di comunicazione prodotta dai beneficiari del progetto, FREED intende diffondere i valori Ue sia a livello nazionale che comunitario.  

 

  1. CHI SIAMO

Fondazione ISMU ETS – Iniziative e Studi sulla Multietnicità è un ente di ricerca scientifica indipendente. Dal 1993 ISMU è impegnato nello studio e nella diffusione di una corretta conoscenza dei fenomeni migratori, anche per la realizzazione di interventi per l’integrazione degli stranieri. ISMU collabora con istituzioni di governo a livello nazionale ed europeo, amministrazioni locali e periferiche, agenzie socio-sanitarie, istituti scolastici di ogni ordine e grado, università, centri di ricerca scientifica italiani e stranieri, fondazioni nazionali e internazionali, biblioteche e centri di documentazione, agenzie internazionali e rappresentanze diplomatiche, associazioni del terzo settore, aziende e associazioni di categoria.

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