Un lavoro ormai diventato un cult che negli anni ha fatto quasi 300 repliche coinvolgendo istituti scolastici di primo e di secondo grado di tutta la Lombardia e oltre 50mila giovanissimi con le loro famiglie e che stavolta vedrà in scena il rapper El Simba e la cantante Jooseena che ne curano le musiche. Una riflessione tra adolescenti e genitori su temi fondamentali come la giustizia minorile, attraverso le storie dei ragazzi detenuti, di cui forse si parla sempre troppo poco.
Si aprirà il 28 ottobre alle ore 19.30 con Errare Humanum Est questa nuova stagione, intitolata Persona, che celebra il 30ennale del lavoro svolto da PuntozeroBeccaria – struttura sostenuta dal Ministero della Giustizia (Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità) e riconosciuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, patrocinata dal Comune di Milano e inserita nel progetto Per Aspera ad Astra – ACRI/Fondazione Cariplo – all’interno dell’Istituto Penale per Minorenni Cesare Beccaria, e per rilanciare sul futuro, proponendo un cartellone che prevede, oltre al meglio delle produzioni della compagnia, anche ospitalità, presentazioni, concerti.
L’apertura della stagione del teatro, all’interno del carcere minorile Beccaria di Milano, non poteva che aprirsi con una storica produzione di PuntozeroBeccaria (destinata ai giovani dai 12 anni e particolarmente indicata per le famiglie), quasi 300 repliche dal 2013 e oltre 50 mila spettatori, sostenuta da Fondazione KPMG Italia ETS (progetto previsto in repertorio fino a maggio 2026, sia in matinée destinate alle scuole su prenotazione che in replica serale – date e orari sono consultabili sul sito puntozeroteatro.org). In scena gli attori della compagnia Puntozero (giovani detenuti e non) e ospiti d’eccezione come il rapper El Simba e la cantante Joseena – che curano le musiche – con le loro produzioni originali, sempre prodotte da Puntozeroteatro. Si tratta non soltanto di una rappresentazione teatrale ma di una potente riflessione sul disagio, la devianza minorile, la giustizia, che vede confrontarsi in scena detenuti e non detenuti con un pubblico di coetanei, per mostrare che cambiamento e crescita personali sono possibili e promuovere l’importanza della prevenzione al disagio giovanile. Suggestioni ed echi lontani introducono e commentano le vicende personali dei minori sul palcoscenico, in una armoniosa koinè di linguaggi: storie di strada, classicità dei versi shakespeariani e sofoclei, musica underground, ritmi rap e indie che si affrontano e si fondono. L’errore è il presupposto fondante del crescere, quindi del vivere perché, come afferma Tiresia nell’Antigone di Sofocle: “Tutti gli uomini possono sbagliare. Ma saggio e fortunato è colui che nell’errore non persevera e cerca di rimediare al male”.
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