Programma del Congresso
Il programma del Congresso HOPE è stato attentamente elaborato per fornire una panoramica completa sui temi trattati. Gionata Simonetti, Presidente dell’associazione ANVC e fondatore del progetto HOPE, ha dato il via ufficiale al convegno con un caloroso benvenuto ai partecipanti.
Dopo i saluti istituzionali e la presentazione degli obiettivi, sono stati presentati i relatori.
La mediazione dell’evento è stata realizzata dall’Avvocato Maria Monaco e vice Presidente del progetto.
Relatori del Convegno
- Dottoressa Anna Fulvio: Ha approfondito il legame tra tensioni muscolari e stress, illustrando come la fisioterapia possa intervenire nella riabilitazione del pavimento pelvico per alleviare ansia e tensioni corporee.
- Professor Ruggero Andrisano Ruggieri: Ha esaminato il tema di ansia, stress e depressione tra giovani e adulti, fornendo un’analisi delle problematiche psicologiche che colpiscono queste fasce d’età.
- Dottor Casciaro Francesco: Esperto in medicina d’urgenza e psicoanalista, ha discusso su come la mente possa esprimere il suo disagio attraverso il corpo, esplorando le connessioni tra mente e sintomatologia fisica.
- Dottoressa Paola Traversi: Ha trattato il delicato argomento della depressione post partum, evidenziando segnali, rischi e strategie di prevenzione, con un focus sui fattori di rischio biologici e sociali.
- Professor Don Michele Quaranta: Ha offerto una riflessione filosofica sul significato della sofferenza, interrogandosi su come la filosofia e la spiritualità possano contribuire a interpretare e affrontare ansia e depressione.
Questi stati d’animo, sebbene classificati con precisione clinica, continuano a sfuggire a definizioni chiare, manifestandosi come un peso invisibile dell’anima nel contesto contemporaneo.
I partecipanti al convegno hanno riconosciuto che viviamo in un’epoca in cui:
- L’ansia accelera il battito cardiaco.
- Lo stress consuma le energie vitali.
- La depressione offusca il desiderio di vivere.
Ogni sintomo psichico si è rivelato anche un’esperienza corporea, e ogni sofferenza fisica ha portato con sé un messaggio profondo della psiche. La medicina ha cercato di individuare cause biologiche, mentre la filosofia ha esplorato il significato esistenziale del disagio.
Entrambe le discipline, pur con approcci diversi, hanno concordato sull’idea che la salute rappresenti un equilibrio dinamico tra ciò che si è e ciò che si vive.
Il convegno ha approfondito la fisiologia dello stress, i modelli neurobiologici di ansia e depressione, e il ruolo della cultura e delle relazioni nel plasmare il disagio psichico.
Sono emerse prospettive etiche e sociali che hanno arricchito la comprensione del tema.
Il dibattito ha evidenziato che la sofferenza e il malessere non sono semplici dati clinici, ma esperienze umane profonde. Riconoscere la sofferenza come una voce da ascoltare ha permesso di alleviare il suo peso invisibile attraverso la condivisione e la comprensione.
Il Congresso HOPE non si è limitato a cercare risposte, ma ha stimolato nuove domande, costruendo ponti tra diverse conoscenze e avvicinandosi alla complessità dell’anima e del corpo.
Da questo dialogo è emersa una maggiore comprensione della reciproca influenza tra mente e corpo, offrendo nuove prospettive nel campo della salute mentale.
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