Allarme badanti e colf, il nuovo numero de Il Segno

Agevolazioni fiscali insignificanti, spese in rapida crescita e, come se non bastasse, difficoltà di trovare persone disponibili e soprattutto in forze, visto che il ricambio generazionale si è pressoché bloccato. È l’allarme lanciato da varie organizzazioni impegnate nella tutela di assistenti e collaboratrici familiari, più comunemente chiamate badanti e colf. Sul Segno di maggio l’inchiesta di copertina spiega perché più della metà dei contratti sono irregolari (e perché ci perdano tutti). E racconta come l’invecchiamento della forza lavoro (in gran parte straniera) – unita alla chiusura dei canali di ingresso regolari per i cittadini extracomunitari – potrebbe far diventare in breve tempo drammatica la scelta sempre più obbligata di centinaia di migliaia di famiglie italiane, alle prese con le esigenze di cura dei propri anziani. Non mancano le testimonianze di alcune protagoniste, che tra giudizi di segno opposto sul loro difficile e duro mestiere (“Mi piace”, “Un incubo”) chiamano in causa proprio le famiglie: tutto dipende dal datore di lavoro, e “trovare familiari rispettosi a volte è un terno al lotto”.
Il mensile diocesano dà poi spazio all’innovativo progetto “Arcturus” di Ats e Comune di Milano, che ha visto protagoniste 10 realtà del terzo settore con la Casa della carità di Milano come capofila. Obiettivo, raggiunto, portare dentro il servizio sanitario pubblico centinaia di persone in stato di grave emarginazione che non possono (o non vogliono) curarsi. Un progetto talmente riuscito che le associazioni hanno deciso di proseguirlo a loro spese per tutto il 2024, nella speranza che il ministero della Salute lo rifinanzi.
“Basta disfattismi, per i laici è tempo di impegnarsi”. È l’appello esplicito che il sociologo Maurizio Ambrosini (egli stesso attivo in una parrocchia) lancia alla vigilia del 26 maggio quando in tutte le 1.107 parrocchie e le oltre 200 comunità pastorali della diocesi i fedeli sono chiamati a rinnovare i Consigli pastorali, ovvero gli organismi che decidono le attività e la “vita” ecclesiale nei territori.
Da segnalare infine, tra i temi trattati dalle nuove rubriche, la disforia di genere nei giovanissimi e il recente spot “blasfemo” della patatina Amica Chips.