«La vicesindaca Scavuzzo se la prende con il tavolo in Prefettura, ma sbaglia: la soluzione sul Leoncavallo è già stata trovata. Si chiama sgombero, punto e basta. Ribadisco che al Prefetto dovrebbe essere anche riconosciuta la massima onorificenza milanese » — dichiara Alessandro Verri, capogruppo della Lega in Consiglio Comunale.
«Non si deve mediare con chi ha occupato abusivamente uno spazio per trent’anni senza pagare una lira. Non si possono trattare alla pari persone che hanno sulle spalle una richiesta di risarcimento di 3 milioni di euro con lo Stato e che, fino ad oggi, non hanno espresso alcun valore sociale, nonostante le narrazioni della sinistra» — continua Verri.
«Il Comune sta pensando a vie preferenziali per i suoi amici del Leoncavallo, ma noi siamo pronti alle barricate: saremo noi a mettere le catene agli ingressi dello spazio di via San Dionigi, se davvero qualcuno penserà di concederlo agli stessi abusivi che per decenni hanno calpestato la legalità» — incalza il capogruppo della Lega.
«È assurda tutta questa solerzia del Comune di Milano nel trattare con chi ha vissuto nell’illegalità, mentre migliaia di famiglie restano sospese senza risposte e gli uffici dell’Urbanistica sono ancora bloccati. Al Porto di Mare ci sono decine di realtà associative e commerciali che da anni lavorano regolarmente sul territorio e che non sanno che fine faranno: per loro nessuna attenzione, nessuna risposta, mentre per i “compagni” del Leoncavallo le soluzioni arrivano subito» — conclude Verri.