All’Elfo arriva il Frankenstein della diversità

Un esperimento teatrale collettivo e inclusivo all’insegna della diversity: è “The Mary Shelley Picture Show”, il nuovo spettacolo di teatro sociale firmato da Minima Theatralia e dal duo Duperdu, che debutta in anteprima assoluta il 12 e 13 giugno 2025 al Teatro Elfo Puccini di Milano, per poi proseguire con un tour gratuito nei quartieri popolari della città da giugno a novembre, portando il teatro nei luoghi in cui è nato.

In scena 80 interpreti di diversa età, genere, abilità e provenienza, insieme ad artisti professionisti come i Duperdu (Marta M. Marangoni e Fabio Wolf) e con la partecipazione speciale di Rajae Bezzaz. In video, le apparizioni di Cristina Crippa ed Elio De Capitani nei panni dei genitori di Mary Shelley, e un cameo con Loris Fabiani e Ginestra Paladino.

Ispirato alla vita e all’opera di Mary Shelley, in particolare al suo capolavoro “Frankenstein o il moderno Prometeo”, lo spettacolo si nutre anche di riferimenti cinematografici come il cult del 1931, la parodia “Frankenstein Junior” e il musical “The Rocky Horror Picture Show”, in un linguaggio teatrale che mescola gotico e ironia, riflessione e visionarietà.

La regia di Marta M. Marangoni valorizza la singolarità di ogni interprete, trasformando il limite in energia creativa, senza spettacolarizzazioni. Il testo è frutto di una drammaturgia partecipata curata da Francesca Sangalli, nata da laboratori espressivi in cui le biografie personali si intrecciano alle tematiche letterarie. Le musiche originali di Fabio Wolf, eseguite dall’Orchestra Inclusiva di Esagramma, accompagnano e arricchiscono il racconto.

«The Mary Shelley Picture Show è molto più di uno spettacolo: è un gesto politico, poetico e collettivo. È il nostro modo di dire che nessuna voce è di troppo, che ogni corpo – fragile, anziano, queer, bambino, disabile, professionista – ha diritto alla scena. Il mostro è la creatura imperfetta per eccellenza, e noi ci siamo riconosciuti in lui, e nella sua creatrice, Mary Shelley. Da qui siamo partiti per costruire una performance dove l’arte non seleziona, ma accoglie. Minima Theatralia nasce proprio per questo: mettere in dialogo le diversità, rifiutare i confini tra teatro e realtà, e provare a riscrivere insieme la narrazione dominante, con amore, ironia e coraggio.»

Il progetto è un esempio vivo di Social Community Theater: uno spazio artistico di inclusione e coesione sociale, in cui l’arte torna nei territori in cui è nata, e che vede protagonisti anche bambini, adolescenti, anziani, persone con disabilità o in ricostruzione personale.

Tra i partner del progetto: Fondazione Sequeri Esagramma con la sua orchestra inclusiva; Collettivo Clown, promotore dell’arte nei luoghi riqualificati del Passante ferroviario; Coro Ipazia, da sempre attivo nella promozione sociale e culturale; supervisione scientifica della prof.ssa Giulia Innocenti Malini (Università di Pavia).

Il lavoro è dedicato ad Antonio Sancassani, anima del Cinema Mexico di Milano che per primo ha portato in Italia il “Rocky Horror”.