«Basta con il tiro al bersaglio nei confronti delle forze dell’ordine!». È l’appello lanciato dal Segretario Generale del SAP, Stefano Paoloni, dopo che ieri «in molte città d’Italia, tra cui Milano, Roma, Firenze, Bologna, Torino e Trieste, durante i cortei pro-Pal, sono scoppiati incidenti con la polizia. Si tratta dei soliti professionisti del disordine che cercano lo scontro indipendentemente dalla motivazione per cui si è svolta la manifestazione. Le forze dell’ordine sono state sottoposte a ogni tipo di violenza, ma, a quanto pare, è stato scelto di non opporre resistenza se non quella di contenere i disordini. Il rischio di strumentalizzazione degli incidenti – ha concluso – non può prevalere sulla sicurezza degli operatori, i 60 agenti feriti nella manifestazione di Milano sono la prova che siamo stati usati come tiro al bersaglio».
«Tutto sono tranne che manifestanti per la Palestina, sono delinquenti che si sono messi d’accordo per creare disordini. Delinquenti che forse neanche sanno dove sia la Palestina». Così il Segretario provinciale del SAP di Milano, Massimiliano Pirola, è intervenuto a ‘Quarta Repubblica’, dopo gli scontri di ieri a Milano durante il corteo pro-Pal.
Si è trattato, ha spiegato Pirola intervistato da Nicola Porro, di «un attacco alla polizia, alle forze dell’ordine, al Governo, alla gente perbene che deve andare a lavoro, che deve poter tornare a casa senza prendersi una sassata in testa o una bomba carta».
Il Segretario provinciale di Milano è intervenuto, anche, attraverso le pagine di Libero, ricordando che: «Non è più tollerabile che chi indossa una divisa per proteggere la libertà e la convivenza civile debba diventare il bersaglio di violenze, insulti e strumentalizzazioni politiche».