La Giunta comunale di Milano ha espresso parere favorevole sugli elementi essenziali per la vendita del compendio immobiliare di San Siro, comprensivo dello stadio Giuseppe Meazza. Il testo della delibera sarà ora sottoposto al Consiglio comunale per l’approvazione definitiva.
La proposta, presentata l’11 marzo scorso da A.C. Milan S.p.A. e F.C. Internazionale Milano S.p.A. ai sensi della cosiddetta “Legge Stadi” (d.lgs. 38/2021), è stata ritenuta coerente con gli indirizzi strategici dell’Amministrazione, orientati alla valorizzazione dell’ambito della Grande Funzione Urbana San Siro. Il progetto tiene conto anche degli ordini del giorno approvati in Consiglio comunale nel 2022 e nel 2024, che vincolano parte delle risorse derivanti dall’operazione a interventi di interesse pubblico.
Il percorso amministrativo ha preso avvio a marzo con la pubblicazione di un avviso pubblico per raccogliere eventuali manifestazioni di interesse, conclusosi senza esiti. Successivamente è stata convocata la Conferenza dei servizi preliminare, come previsto dalla normativa, per valutare gli aspetti tecnici della proposta. L’Amministrazione si è inoltre avvalsa della consulenza legale del professor avvocato Alberto Toffoletto e del supporto scientifico del Politecnico di Milano e dell’Università Bocconi, che hanno analizzato i profili economico-finanziari a partire dalle stime dell’Agenzia delle Entrate.
Il compendio immobiliare, definito Ambito GFU San Siro, si estende per circa 280mila metri quadrati tra le vie Achille, Tesio, Harar, Dessiè e Piccolomini. Include lo stadio Giuseppe Meazza, diritti edificatori per 98.321 mq di superficie lorda e un indice di edificabilità pari a 0,35 mq/mq secondo il Piano di Governo del Territorio.
Il Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali (DOCFAP), depositato dalle società, suddivide l’intervento in due stralci: quello relativo al nuovo stadio e quello plurifunzionale. L’operazione prevede la costruzione del nuovo impianto da almeno 70mila posti, la parziale demolizione e messa in sicurezza del Meazza, lo spostamento e la riqualificazione del tunnel Patroclo, oltre alla realizzazione di verde pubblico su metà dell’area (circa 80mila mq, di cui 50mila a verde profondo).
Il prezzo di vendita è fissato in 197.075.590 euro, di cui 73 milioni saranno corrisposti al momento della sottoscrizione del contratto e la parte restante sarà rateizzata con garanzie fideiussorie. Ulteriori fideiussioni tuteleranno la realizzazione del nuovo tunnel, delle aree verdi e degli interventi di demolizione e consolidamento dell’attuale stadio.
Il contratto include clausole volte a impedire operazioni speculative e a garantire la finalizzazione dell’investimento a beneficio del territorio. Tra queste, una clausola earn out che prevede il versamento al Comune di una quota delle eventuali plusvalenze in caso di cessione a terzi entro cinque anni; la possibilità di risoluzione del contratto con restituzione del compendio qualora non maturino i presupposti di legge per l’avvio dei lavori; il diritto di prelazione in caso di rivendita a un prezzo pari o inferiore a quello d’acquisto. Le società dovranno inoltre mantenere il controllo sul veicolo societario acquirente per 15 anni e garantire i requisiti di onorabilità di eventuali nuovi soci.
Al termine dei lavori, 80mila mq di verde torneranno nella disponibilità del Comune, che ne affiderà tuttavia la manutenzione alle società acquirenti per un periodo minimo di 30 anni. In linea con il Piano Aria e Clima, l’intervento dovrà tendere alla neutralità carbonica, con compensazioni da effettuarsi esclusivamente nel territorio milanese.
L’Amministrazione comunale contribuirà con un massimo di 22 milioni di euro alle spese per la bonifica e la rimozione del tunnel Patroclo.
L’approvazione definitiva della delibera è ora affidata al Consiglio comunale, cui spetterà l’ultima parola sull’operazione.
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