Milano, occupata la sede di via Conservatorio dell’Università Statale

È stata occupata nella notte tra lunedì 6 e martedì 7 ottobre la sede di Scienze Politiche dell’Università Statale di Milano, in via Conservatorio. L’iniziativa, promossa da collettivi studenteschi milanesi, si inserisce nelle mobilitazioni che da giorni attraversano diversi atenei italiani in solidarietà con la popolazione palestinese e contro le politiche del governo italiano.

In un comunicato diffuso dagli studenti si legge: «In questi giorni in tutto il paese abbiamo visto milioni di persone mobilitarsi contro il genocidio del popolo palestinese e contro la complicità esplicita del governo Meloni, che si rende materialmente coinvolto nel progetto assassino dello stato sionista di Israele. Il nostro governo, di tutta risposta, ha scelto ancora una volta la via della repressione punendo chi lotta nelle strade e nelle università, in una più ampia strategia di repressione del fronte interno e di riarmo totale».

Secondo quanto riferito dai collettivi, l’occupazione intende «rendere l’università uno spazio di solidarietà attiva» e proseguirà con assemblee pubbliche e iniziative di informazione sul conflitto in Medio Oriente. Nella sede di via Conservatorio, gli studenti hanno organizzato punti di raccolta di beni destinati alla popolazione di Gaza e momenti di confronto aperti a docenti e personale accademico.

Al momento non risultano tensioni con le forze dell’ordine. La Rettoria della Statale ha espresso preoccupazione per l’interruzione delle attività didattiche ma ha ribadito l’invito al dialogo, chiedendo «il rispetto degli spazi universitari e della libertà di espressione di tutte le componenti dell’ateneo».

L’occupazione milanese arriva dopo analoghe iniziative nelle università di Roma, Torino e Bologna, segno di un’ondata di protesta studentesca che negli ultimi giorni si è estesa anche alle scuole superiori. Le autorità monitorano la situazione, mentre per il fine settimana sono previsti nuovi cortei in città.