Non si era rassegnato alla fine della relazione e aveva trasformato la vita della sua ex compagna in un incubo fatto di pedinamenti, telefonate continue e messaggi notturni. Un uomo di 39 anni è stato arrestato a Milano con l’accusa di atti persecutori.
Le indagini hanno documentato un comportamento ossessivo: in alcune giornate l’uomo arrivava a chiamare la donna fino a 150 volte, tempestandola anche su WhatsApp, senza rispettare pause né orari. Oltre alla pressione psicologica via telefono, si presentava di frequente sotto casa della vittima e sul luogo di lavoro, alimentando in lei uno stato costante di ansia e paura.
Già nei mesi scorsi il Questore di Milano aveva disposto un ammonimento, ma il provvedimento non aveva sortito effetti. A dicembre il 39enne era stato indagato a piede libero per gli stessi comportamenti, ricevendo un ulteriore richiamo. Nonostante ciò, ha continuato a cercare contatti, ignorando le prescrizioni delle autorità.
Nei giorni scorsi gli agenti del commissariato Comasina lo hanno rintracciato in zona viale Papiniano e hanno eseguito l’arresto in flagranza differita. L’uomo è stato trasferito nel carcere di San Vittore, dove rimane a disposizione della magistratura.