Il gruppo di azione nonviolenta Resistenza Radicale dà vita a nuove e inedite forme di lotta contro la dittatura italiana, dittatura fondata sulla militarizzazione della società, sul ricatto, sulla esclusione dei dissidenti dai diritti umani inviolabili ed essenziali.
Dal primo aprile i docenti che obbediscono alla Costituzione ritornano al lavoro con orario raddoppiato e stipendio diminuito.
Intanto medici e operatori sanitari continuano ad essere perseguitati.
Nel mio nuovo orario di lavoro non collaborerò al funzionamento illegittimo della scuola.
Mi dichiaro in sciopero della parola, per l’abolizione del lasciapassare e degli obblighi farmacologici: proferirò verbo solo per parlare della Resistenza, per tutto il resto userò un taccuino.
Non accetto l’Odio di Ricino somministrato da chi occupa il governo, e questa bocca non si aprirà per riceverlo.
Insieme a me anche la professoressa Katia Giannotta, di Cinisello Balsamo (Milano), e il professor Piero Cambule di Perugia).
Insieme a noi i disobbedienti chiusi negli scantinati dell’orrore, da un potere irresponsabile e ricattatorio.
Insieme a noi, gli obbedienti costretti a cedere il corpo e la coscienza, contro ogni diritto ed ogni scienza.
Insieme a noi quelli che hanno creduto alle menzogne di Stato.
Insieme a noi il diritto, la scienza, la coscienza.
Professor Studente
Davide Tutino
Resistenza Radicale
Sindacato Fisi
Comitato di Liberazione Nazionale
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