Infortunio mortale sul lavoro a Carpenedolo, in provincia di Brescia, dove un uomo di 43 anni questa mattina, poco prima delle 8, è precipitato da un tetto a circa dieci metri di altezza.
Immediati i soccorsi del 118, ma per il 43enne non c’è stato nulla da fare: l’uomo – a quanto si apprende – è morto sul colpo a seguito della caduta.
“Prosegue ininterrottamente la strage sui luoghi di lavoro, una piaga sociale che uccide lavoratori e che distrugge le famiglie. Un operaio è morto questa mattina in un cantiere a Carpenedolo, in provincia di Brescia. Secondo le prime ricostruzioni l’uomo, che era al lavoro nel cantiere per conto di una ditta esterna, è precipitato nel vuoto ed è morto sul colpo. Di fronte a questa strage intollerabile servono riforme urgenti. L’UGL chiede alle istituzioni locali e nazionali di implementare le misure in materia di sicurezza sul lavoro, intensificare i controlli attraverso un maggior coordinamento delle banche dati e rafforzare la prevenzione. Inoltre, chiediamo di favorire una maggiore cultura della sicurezza sul lavoro, attraverso corsi di formazione e addestramento destinati ai lavoratori e alle imprese rafforzando, al contempo, i controlli sui luoghi di lavoro”. Lo hanno dichiarato in una nota Paolo Capone, Segretario Generale UGL, e Maurizio Buonfino, Segretario Regionale UGL Lombardia, in merito alla morte di un operaio di 43 anni nel Bresciano.
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