Incendio CityLife, precisazioni

riceviamo e pubblichiamo

Buongiorno sono la signora vittima dell’incendio a Citylife. Vi scrivo per smentire quanto avete scritto riguardo ai fatti accaduti la notte del 7 agosto e vi invito a rettificare urgentemente i fatti, ai sensi dell’articolo 8 della legge 47/1948.

Sono stara IO ad accorgermi dei fumi e delle fiamme in bagno e a cercare in un primo tempo di spegnere il fuoco con l’acqua e poi a portare subito in salvo fuori i miei figli e i cani. Era tutto in black out e non potevo avvisare nessuno, non funzionava nulla in casa.

Gli ascensori non funzionavano. Ho preso il montacarichi e sono scesa con i bambini adagiati sull’ascensore e i cani, all’8 piano, tutto da sola, ho suonato alla porta della mia vicina di box che ci ha soccorsi.

Poi siccome la control room non rispondeva al telefono mi sono fatta prestare un paio di ciabatte e sono andata ad avvisarli. Sono quindi salita al piano con la guardia notturna chiedendole di utilizzare  l’idrante,  ma c’era troppo fumo per cui lui è scappato giù per le scale a piedi e io ho ripreso il montacarichi per scendere al piano ottavo dove c’erano i miei figli e dove poi sn arrivati i pompieri e il personale sanitario che ci ha portato al Niguarda.

Vi invito caldamente a non divulgare informazioni non rispondenti al vero. La guardia non ha fatto nulla, anzi la control room non rispondeva neanche al telefono.

Mi sono salvata IO da sola per la tempestività che ho avuto nell’agire. Nessun altro avrebbe potuto accorgersi del fumo dall’esterno! Anche perché l’appartamento e’ all’interno del cortile non all’esterno e quindi il fumo mai si sarebbe visto!!!

Vogliate pertanto provvedere immediatamente a rettificare quanto avete scritto senza riportare i nomi per ragioni di privacy,  quanto racconto e’ confermato dai verbali  dei pompieri e dei carabinieri, intervenuti sul posto.


Scopri di più da GazzettadiMilano.it

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.