![Smog: al via domenica a piedi a Milano, la prima di Sala](https://www.gazzettadimilano.it/wp-content/uploads/2020/07/5a5f851eeef34639911aa6241f3e1360-696x464.jpg)
dal nostro lettore Salvatore Cicero riceviamo e pubblichiamo
Buonasera,
scrivo la presente per segnalare quanto accadutomi giorno 30/05 all’interno di un punto vendita Conad di Milano.
Al termine del turno di lavoro, di ritorno a casa in monopattino, mi sono recato al Conad City di Via Meda 41 (MI) dove all’ingresso la dipendente addetta alla cassa mi ha chiesto di lasciare il mio monopattino all’ingresso, dichiarando che lo avrebbe tenuto d’occhio lei. Rassicurato, quindi, prendo velocemente il necessario e mi reco alla cassa, dove mi accorgo che il monopattino non è più nel luogo dove lo avevo lasciato. Chiedo, quindi, spiegazioni alla cassiera, la quale dichiara di non aver visto nulla. Ieri stesso ho fatto la denuncia in polizia. Vorrei, tuttavia, aggiornare anche la vostra redazione riguardo l’accaduto.
Trovo paradossale che prima mi si venga consigliato di lasciare un oggetto del valore di 700euro all’ingresso, assumendosi una responsabilità, sia pure non rientrante tra i doveri della cassiera, e poi lavarsene le mani dicendo “anzi non potremmo neanche farlo entrare il monopattino”.
Utilizzo sempre il monopattino per gli spostamenti a Milano e in più occasioni l’ho portato con me all’interno di punti vendita, eppure ieri è stata la prima volta in cui ciò mi veniva sconsigliato e la prima volta che mi viene rubato. Se mi fosse stato detto chiaramente che non avrei potuto fare accesso col monopattino all’interno del supermercato, avrei sicuramente cambiato o non mi sarei assunto il rischio di lasciare incustodito un bene che costituisce per me non soltanto un investimento ma anche un mezzo di trasporto che mi consente di recarmi a lavoro ogni giorno.
Grazie per il tempo dedicatomi
Cordiali saluti