Si fingevano forze dell’ordine o tecnici del gas e dell’acqua per carpire la fiducia di anziani e derubarli di gioielli e monili d’oro.
Hanno messo a segno colpi per 150mila euro (più 18mila in contanti) i tre uomini italiani, tutti residenti nella provincia di Torino, arrestati dei carabinieri della compagnia di Bergamo con i colleghi di Chivasso (TO) e Tivoli (RM) in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per una lunga serie di furti in abitazione.
L’indagine, partita nel novembre 2024 e coordinata dalla Procura di Bergamo, ha ricostruito 9 episodi, di cui 6 portati a compimento, avvenuti in 5 mesi fra ottobre 2024 e febbraio 2025 tra le province di Bergamo, Verona, Lecco e Vicenza. La banda, composta da uomini fra i 35 e i 42 anni tutti con precedenti, era specializzata nel colpire ultra 80enni presentandosi direttamente alla porta di casa spacciandosi per tecnici delle società energetiche, simulando perdite dalle conduttore del gas utilizzado petardi, oppure appartenenti alle forze dell’ordine indossando casacche con la scritta ‘polizia’ o ‘carabinieri’. Una volta in casa si muovevano liberamente impossessandosi di denaro e gioielli.Per i colpi utilizzavano auto a cui, di volta in volta, venivano applicate targhe clonate. Si trovano attualmente in custodia nelle carceri di Roma Rebibbia e Venaria Reale a Torino.
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