Donne, dalla Regione 760.000 a centri antiviolenza per fronteggiare emergenza covid.

La Giunta di Regione Lombardia, su proposta dell’Assessorato alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, ha approvato una delibera che mette a disposizione 760.753 euro a sostegno dei Centri antiviolenza, delle Case rifugio e di accoglienza e delle Reti territoriali interistituzionali antiviolenza, per l’attuazione di interventi finalizzati a fronteggiare l’emergenza Covid-19.

SOSTEGNO CONCRETO – “Con questo provvedimento – ha spiegato l’assessore Alessandra Locatelli – diamo un sostegno concreto alle strutture che hanno assicurato l’accessibilità ai servizi specializzati offerti dal sistema regionale di prevenzione e contrasto alla violenza durante l’emergenza sanitaria, ampliando l’offerta dei servizi dedicati alle donne vittime di violenza, con particolare attenzione anche alle esigenze dei loro figli”.

NUMERO ANTIVIOLENZA – “Tra le conseguenze della convivenza forzata, dovuta alle restrizioni messe in atto per il contenimento del contagio – sottolinea l’assessore – vi è stata l’insorgenza di comportamenti violenti o l’aggravarsi di situazioni che già precedentemente mostravano segnali di rischio. Nel 2020, infatti, le chiamate al 1522, il numero di pubblica utilità contro la violenza e lo stalking, sono aumentate del 79,5% rispetto al 2019”.

NUOVE SOLUZIONI – “Per fronteggiare questa emergenza – ha aggiunto Alessandra Locatelli – i Centri antiviolenza e le Case rifugio hanno dovuto adottare nuove modalità di intervento in grado di assicurare un’adeguata capacità di risposta alle richieste di aiuto, di assistenza e di protezione. Lo stanziamento è volto a offrire un rimborso pari al 70% e fino a un massimo di 4.500 euro, a copertura delle spese sostenute dagli enti gestori per ciascuna struttura gestita, promuovendo – ha concluso l’assessore – anche la messa a sistema di nuove soluzioni utilmente sperimentate durante il periodo emergenziale per migliorare la capacità organizzativo-gestionale del sistema di prevenzione e protezione anche nel caso di eventuali future emergenze”.