Il settore Emergenze di Caritas Ambrosiana si è prontamente attivato per contribuire agli interventi di aiuto in alcuni dei centri maggiormente interessati dagli allagamenti causati dalle fortissime precipitazioni che hanno colpito, lunedì e martedì 22 e 23 settembre, vaste zone del Comasco, della Brianza e dei quartieri settentrionali di Milano.
Le forti precipitazioni hanno fatto esondare il Seveso, il torrente Tarò e altri corsi d’acqua minori, provocando ingenti danni in diverse zone della diocesi. Caritas Ambrosiana già nella giornata di lunedì si è messa in contatto con le Caritas cittadine e parrocchiali delle aree alluvionate, coordinandosi anche con i Comuni interessati. L’attenzione di Caritas si è concentrata, in particolare, sulle realtà di Cabiate (Co), Lentate sul Seveso e Meda (MB), nonché sul quartiere di Milano Niguarda.
Dopo i sopralluoghi effettuati nella giornata di martedì, per constatare i bisogni dei territori e delle famiglie colpite da allagamenti che hanno interessato i piani bassi di diverse abitazioni, sono state predisposte le squadre di volontari e le attrezzature (centralizzate nel magazzino Caritas di Burago, MB) necessarie per realizzare gli interventi.
Da mercoledì 24 settembre sono dunque attive tre squadre di volontari (per un totale di circa 20 individui, selezionati anche grazie alla pastorale giovanile locale) nel territorio di Lentate: collaborano con le realtà locali per lo svuotamento da acqua e fango, lo sgombero da detriti e materiali accumulati e la pulizia di decine di abitazioni private, impiegando macchine idropulitrici, aspiraliquidi e motopompe. In un secondo tempo entreranno in azione anche attrezzature per l’asciugatura degli edifici allagati. Un’altra squadra, composta anche da 4 giovani del percorso formativo “Corsie d’emergenza”, è stata attivata a Milano Niguarda, in supporto della parrocchia di San Dionigi, che deve liberare dalle acque i locali interrati dell’oratorio.
Nei giorni prossimi, già da giovedì 25, il lavoro verrà esteso anche a Meda e Cabiate, dove contatti sono in corso con le realtà Caritas e di pastorale giovanile locali. Daranno il loro contributo anche altri giovani partecipanti al percorso “Corsie d’emergenza”. Il lavoro che viene condotto è anche di ascolto e di relazione: cruciale, infatti, è offrire occasioni d’ascolto, orientamento e condivisione a persone molto provate anche sul piano psicologico ed emotivo, e portatrici di bisogni che si protrarranno nel tempo.
Gli aiuti proseguiranno almeno per le prossimi due settimane, evolvendo, oltre che in azioni di deumidificazione delle abitazioni, anche nella distribuzione di aiuti alle famiglie alluvionate, con particolare attenzione a soggetti che già in precedenza vivevano in condizioni di fragilità sociale
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