Sarri la incarta ad Inzaghi con i cambi, all’Olimpico arriva la prima sconfitta per l’Inter. Non basta Lautaro.

Inter-Milan's argentinian forward Lautaro Martinez celebrates scoring his team's first goal during the Italian Serie A football match between Lazio and Inter-Milan at the Olympic stadium in Rome on August 26, 2022. (Photo by Alberto PIZZOLI / AFP)

La Lazio batte 3-1 l’Inter e sogna di meritare un posto tra le grandi della serie A.

In una partita vissuta di fiammate e fasi di pausa (anche per il gran caldo) le due squadre si dividono un tempo ciascuna: meglio i nerazzurri nel primo, anche se sono i padroni di casa ad andare in vantaggio con Felipe Anderson. Lazio più vivace nella ripresa, soprattutto dopo l’ingresso di Pedro e Luis Alberto, autori dei due gol che la riportano avanti, dopo il pareggio di Lautaro in avvio di ripresa. Un match che ha evidenziato preoccupanti lacune difensive nella formazione ospite. Un successo di prestigio, che infonde fiducia nella Lazio. Rispetto alle formazioni attese l’unica sorpresa concessa da Sarri è l’ex Vecino al posto di Basic. Lazzari, nonostante la febbre della mattina, va in campo.

Non è in vena di esperimenti Inzaghi, che dà però una chance a Gagliardini. L’Inter non vuole farsi schiacciare ed il primo tiro in porta è suo, proprio con Gagliardini che impegna Provedel al 7′. I nerazzurri pressano ovunque e la Lazio va un po’ in affanno. Immobile riesce comunque a sfiorare il palo con un diagonale, su suggerimento di Marusic. L’iniziativa è dell’Inter, i biancocelesti cercano le ripartenze, ma mancano di velocità. La serata, calda e molto umida, mette a dura prova la resistenza dei giocatori. Al 25′ è tempo di cooling break. Da entrambe le parti c’è l’intensità, manca ancora il gol. Romagnoli morde le caviglie di Lukaku, giocando d’anticipo e cresce Cataldi davanti alla difesa. Barella maltratta Zaccagni, che prova il tiro ma Skriniar ci mette la testa e devia in angolo (35′). Al 37′ la Lazio bussa: percussione di Felipe Anderson, palla a Immobile ma Handanovic respinge. L’1-0 è solo rimandato. Cross dalla trequarti di Milinkovic, Dimarco in area si perde Felipe Anderson che, di testa, la sblocca (40′). L’Inter chiude in avanti. Dumfries va giù in area, Fabbri lascia proseguire. Nessun cambio al rientro, anche Lazzari prosegue. Ed è proprio lui, in contropiede, a servire Immobile che costringe Handanovic in angolo dopo due minuti. Dal possibile 2-0 al pareggio è un attimo: punizione, Dumfries riesce ad indirizzare di testa verso l’area piccola, dove Lautaro firma l’1-1 a due passi dalla porta.

E nel giro di un minuto, ancora Dumfries impegna Provedel, bravo a deviare. Un’Inter che appariva in difficoltà, improvvisamente reagisce e fa male. Sarri vuole più tasso tecnico: fuori Vecino e Zaccagni, in campo Pedro e Luis Alberto. Al 18′ contropiede solitario di Immobile, accerchiato da quattro maglie nerazzurre che alla fine lo fermano. Triplo cambio Inter al 24′: Lukaku, Dumfries e Dimarco lasciano il posto a Dzeko, Darmian e Gosens. Lazzari ha dato tutto ed anche lui esce, tra gli applausi. Dentro Hysaj. Sull’asse spagnolo dei nuovi entrati la Lazio (30′) costruisce il 2-1: Pedro appoggia indietro per Luis Alberto che di esterno destro centra l’incrocio dei pali e fa esultare l’Olimpico.

Inzaghi toglie Barella per inserire Correa. Escono Cataldi (ottima prova) e Felipe Anderson, entrano Marcos Antonio e Cancellieri. Sembra una fase di studio, ma a 5′ dalla fine Pedro la chiude. Riceve in area, nessuno lo chiude e trova l’angolo lontano, dove Handanovic nemmeno prova ad arrivare. Il portiere nel recupero nega il 4-1 a Immobile, ma sarebbe troppo. Dopo 6′ di recupero è finita. Lazio sommersa dagli applausi, Inter con qualche dubbio in più.

“E’ una sconfitta che fa male e brucia dopo una partita equilibrata, contro un avversario di qualità. Il gol di Luis Alberto ha rotto quell’equilibrio. Noi dovevamo essere più determinati e cattivi per far girare a nostro favore i momenti di supremazia”. Simone Inzaghi legge così il ko contro la Lazio.

“Questo era uno scontro diretto, sapevamo di dover fare di più per portare a casa una partita così difficile – ha aggiunto Inzaghi – Nel primo tempo abbiamo tenuto bene il campo, limitando le loro ripartenza. Ma sull’1-1 dovevamo avere più cattiveria. E poi il primo gol… una squadra come la nostra non può prenderlo. Gli altri due sono stati eurogol, frutto di giocate individuali”. (ANSA).