Senza Shavon Shields – riposo precauzionale – l’Olimpia gioca 12 minuti davvero belli a Bologna in cui scava ancora nove punti di vantaggio, ma perde il controllo della partita nel secondo periodo e di nuovo nel quarto quarto, all’imbocco del rettilineo decisivo, cedendo 86-80.
Con pochissimo tiro da tre (7 su 29 ma senza costanza), soccombe contro una Virtus che di triple ne ha messe 11, tirando oltre il 40%. I tiri da tre di Belinelli e Morgan sono quelli che hanno respinto i tentativi di rimonta dell’Olimpia nel secondo tempo. Non c’è stata abbastanza continuità per imporsi su un campo come quello della Virtus, nonostante gli sforzi non siano mancati. Mirotic e LeDay hanno prodotto 39 punti in coppia, ma in attacco non hanno avuto abbastanza sostegno dagli esterni (2 su 16 da tre le tre guardie, Mannion, Brooks e Causeur).
L’Olimpia parte meglio anche contro l’aggressività difensiva della Virtus. Due triple di Mirotic scavano il primo vantaggio sul 10-3. Ma Bologna non si scompone, usa la forza fisica di Daniel Hackett che con due canestri consecutivi vicino a canestro impatta prima a quota 15 e poi a quota 17. Nel momento più difficile, l’Olimpia ha una grande risposta. Flaccadori segna un jumper dalla media e Zach LeDay lavora dentro l’area per procurarsi sei tiri liberi. Li centra tutti e apre otto punti di margine prima della tripla con cui Hackett chiude il primo periodo con Milano avanti 25-20. Nel secondo quarto, l’Olimpia tenta un nuovo allungo. Con Diop e Brooks fugge a più nove. Ma proprio nel momento migliore, si ferma soprattutto in attacco dove inanella una serie di affrettate conclusioni da tre senza trovare mai il bersaglio, senza andare in lunetta. La Virtus trova i punti di Matt Morgan, il gioco interno di Tornike Shengelia, Il georgiano con un mezzo gancio pareggia sul 31-31. Coach Messina spende il primo time-out, poco dopo ne usa anche un secondo ma solo perché l’attacco continua a non essere paziente,. Il break è di 18-2, così la Virtus da meno nove va a più sette. Fortuna che la difesa continua a reggere abbastanza, a rimbalzo l’Olimpia mantiene un certo controllo. L’ultimo canestro, di Brooks, spezza il momento negativo. All’intervallo è 38-31 Bologna.
Due triple di Marco Belinelli sembrano chiudere subito la partita, con la Virtus a più 13, 50-37. Invece l’Olimpia in qualche modo regge. Segnano LeDay attaccando Shengelia, segna Tonut in entrata. Akele respinge il tentativo di rimonta con un jumper dall’angolo, ma poco dopo Mirotic da tre, LeDay dalla linea e Mirotic da sotto ricuciono il divario a un solo punti. La terza tripla del terzo periodo di Belinelli restituisce alla Virtus l’inerzia della gara. Ma Mirotic a 55 impatta la partita. Com’era già successo nel primo tempo, il momento migliore non viene sostenuto a lungo. Zizic a rimbalzo e ancora Belinelli scavano il nuovo più cinque e alla fine del terzo è 63-59 Bologna. Nel quarto periodo, l’Olimpia tenta tante volte di avvicinarsi davvero. Tonut dall’arco completa una partita notevole sui due lati del campo riportando Milano a meno tre. Ma due volte Matt Morgan segna da tre punti aprendo nove punti di margine. Ricci risponde con una tripla, ma servirebbe l’ultimo sforzo, un parziale netto, che l’Olimpia non riesce a vibrare perdendo 86-80.
Così Coach Ettore Messina ha commentato la partita di Bologna: “Credo che la Virtus abbia avuto la partita in due momenti diversi. Il primo quando non si è innervosita di fronte al nostro avvio di gara, che è stato molto buono, e il secondo quando li abbiamo ripesi nel secondo tempo. In quel momento abbiamo concesso tre canestri da tre a Belinelli in transizione: onestamente è stato un peccato all’interno di una gara in cui abbiamo fatte anche cose buone. Abbiamo giocato una partita, chi non era in campo non poteva esserci e siamo preoccupati per Shields perché ha giocato tanto, anche in Nazionale, e adesso ha il tendine infiammato. Contiamo di recuperarlo per giovedì. Nel quarto periodo abbiamo avuto altre chance di rimonta ma lì abbiamo sbagliato troppi tiri aperti da fuori che ci hanno condannato. In termini di impegno è stato comunque un segnale importante. Questo è un campionato in cui magari noi e la Virtus abbiamo più abitudine a giocare partite ravvicinate, ma adesso paghiamo i tanti impegni in una stagione in cui abbiamo avuto, noi e loro, diversi infortuni pesanti. E’ vero però che ci sono tante squadre buone e la corsa al titolo è molto aperta”.
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