Olimpia sconfitta a Brescia

Lo show nel quarto periodo di Armoni Brooks, 28 punti alla fine, terza gara consecutiva da almeno venti punti, non è abbastanza perché l’Olimpia a Brescia non è mai riuscita a imporre la propria difesa, cedendo 98-92.

Brescia ha costruito opportunità dalla lunetta, ha usato il gioco interno di Miro Bilan, il post basso di Jason Burnell da ala piccola.

L’Olimpia ha perso il controllo della gara nel secondo quarto, quando è scivolata a meno 16, ha provato a riaprirla nel terzo periodo ma si è solo avvicinata, poi l’assalto conclusivo, tutto offensivo, è stato frustrato da due rimbalzo d’attacco convertiti da Bilan e uno da Ndour.

IL PRIMO TEMPO – La difesa dell’Olimpia con Bolmaro a spremersi nella propria metà campo è efficace su Della Valle, ma concede troppo al gioco in post basso di Miro Bilan che parte con tre su tre dal campo e concepisce il primo vantaggio sull’11-8. L’Olimpia replica con l’energia di Josh Nebo sotto canestro (3/4 nel primo tempo per nove punti), poi l’ingresso di Brooks apre la difesa e genera il 5-0 che sembrerebbe ribaltare l’inerzia della gara. Ma il secondo fallo di Ricci obbliga Coach Messina ad abbassare il quintetto con Shields da 4. Brescia ne approfitta imponendo il mismatch di Jason Burnell su qualsiasi guardia. L’ala bresciana firma sette punti di fila. L’Olimpia regge con i rimbalzi d’attacco, anche quando Nebo è in panchina, ma con il bonus bruciato non riesce a difendere e verso la fine del periodo perde contatto, finendo sotto 27-20. Nel secondo quarto arriva subito il terzo fallo di Ricci, così i quintetti sono sempre troppo piccoli o troppo grossi (con Booker accanto a Nebo). In più la differenza falli è notevole: Brescia li usa per andare in lunetta 17 volte e confezionare 15 punti che scavano la differenza. L’Olimpia non riesce a difendere (due falli anche Brooks, tre quelli di Guduric) coì scivola sotto di 16 dopo due triple di Ivanovic e ancora dopo tre tiri liberi di Della Valle (10 nel primo tempo, con un canestro e sette tiri liberi). Un paio di canestri di Brooks e una tripla di Tonut servono per arginare il divario, 56-41 all’intervallo.

IL SECONDO TEMPO – Una tripla di Ricci e un jumper dalla media di Brooks vale il 5-0. L’Olimpia prova ad avvicinarsi, costruisce il momento su un gioco da tre di Nebo dimezzando il deficit. Ma il quarto fallo di Ricci costringe l’Olimpia a giocare con Diop da 4. Ivanovic con le sue triple e poi Della Valle restituiscono alla Germani 13 punti di vantaggio. Su un gioco da tre di un enorme Burnell, Brescia ripristina addirittura il massimo vantaggio, 16 punti. Milano riparte e ricuce un minimo prima della fine del terzo periodo, 80-68. Nel quarto, l’Olimpia si riavvicina due volte a meno nove, ricacciata indietro da una tripla di Bilan. Poi Mannion e Ricci la riportano a meno sette. Qui arriva il quinto fallo di Ricci con sei minuti da giocare. Brescia riprende fiato con un gioco da tre di Della Valle. Ma l’Olimpia almeno in attacco trova ritmo. Dopo un fade-away di Burnell allo scadere dei 24 secondi, Guduric – anche lui fuori per falli – dall’angolo la riporta a meno otto. A quel punto, Armoni Brooks diventa incontenibile. Segna tre volte di fila, in tutti i modi, eppure Milano non si avvicina a meno di quattro punti perché due volte Bilan a rimbalzo d’attacco converte il pallone e protegge Brescia che chiude 98-92.

Così Coach Ettore Messina ha commentato la partita di Brescia: “Hanno giocato meglio, hanno comandato tutta la partita, hanno avuto cuore e determinazione quindi complimenti a Brescia. Noi siamo partiti con poca energia mentale, il primo tempo ha lasciato molto a desiderare sul piano della determinazione, della cattiveria agonistica. Nel secondo tempo siamo andati meglio, ci siamo uniti, difensivamente abbiamo fatto qualcosa di più e Brooks ci ha guidato in attacco. Purtroppo nel finale di gara alcuni rimbalzi d’attacco che ci hanno preso sopra la testa ci hanno precluso la possibilità di rimontare. Con LeDay che non era ancora pronto, eravamo in campo piccoli e questo lo abbiamo pagato. Quando siamo andati grossi con Diop loro hanno speculato tenendo Bilan in mezzo all’area quindi non c’erano alternative ad andare piccoli ma l’abbiamo sofferto a rimbalzo”.


Scopri di più da GazzettadiMilano.it

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.