Italia, buona la prima per Gattuso

Buona la prima per Ringhio Gattuso sulla panchina dell’Italia. La Nazionale mette voglia e grinta in campo e si impone 5-0 con la manita all’Estonia nella terza gara del gruppo I delle qualificazioni europee per i prossimi Mondiali, portandosi a sei punti dietro a Norvegia e Israele, prossimo avversario degli azzurri.

Decidono la gara le reti di Kean, Retegui (doppietta), Raspadori e Bastoni.

Tutte arrivate nel secondo tempo, dopo una prima frazione comunque dominata in lungo e in largo dagli Azzurri, vicini al vantaggio in diverse occasioni.

Il lavoro per la Nazionale è lungo, ma Gattuso inizia con un sorriso.

Kean e Retegui insieme al centro dell’attacco, Zaccagni e Politano dal primo minuto.

Per il suo esordio sulla panchina azzurra Gennaro Gattuso non poteva scegliere formazione più offensiva: il CT ha optato per un 4-2-4 camuffato da 4-4-2, in fase di costruzione Di Lorenzo e Dimarco hanno agito stabilmente sulla linea dei centrocampisti lasciando così solo i due centrali in costruzione. Più di ogni numero, Gattuso ha però voluto lanciare un messaggio: assaltare fin da subito l’Estonia. E i primi minuti sono andati proprio in questa direzione: Politano e Dimarco hanno sfiorato il gol nei primi vagiti del match.

Sempre battuta nei sette precedenti, l’Estonia fin dai primi istanti ha rinunciato ad attaccare ma ha avuto il merito di sapersi difendersi con ordine fino all’1-0. All’ottavo minuto altra conclusione di Dimarco di poco a lato, al ventesimo un doppio intervento del portiere estone – prima su Zaccagni, poi su Dimarco – ha tenuto la partita sul risultato di parità.

L’Italia nel primo tempo ha avuto diverse occasioni ma non l’ha sbloccata. Proprio ciò che voleva l’Estonia che dopo il 25esimo ha cominciato timidamente ad affacciarsi dalle parti di Donnarumma: nulla di più di un paio di calci d’angolo, ma comunque segnali che hanno un po’ innervosito gli azzurri. Nel finale di frazione sono comunque arrivate altre occasioni: il colpo di testa di Politano e ancor più la conclusione di Kean dopo la sponda di Retegui hanno dato solo l’illusione del gol, poi altre due grosse occasioni proprio pochi istanti prima del duplice fischio. Nulla da fare.

Gattuso all’intervallo non ha effettuato cambi. L’Italia ha ripreso proprio da dove aveva smesso e al 57esimo – tre minuti dopo un grande intervento di Hein su conclusione a botta sicura di Tonali – ha finalmente sbloccato il match con un colpo di testa di Moise Kean. Quella del centravanti della Fiorentina è stata la rete che ha sbloccato l’Italia.

Gli azzurri realizzato l’1-0 si son scrollati di dosso tutte le paure. La tensione. E da quel momento la partita ha preso ben altra piega: pochi istanti dopo l’1-0 Kean ha sfiorato la doppietta colpendo il palo, poi Raspadori – entrato pochi istanti prima per Zaccagni – ha servito a Retegui il pallone del 2-0. Una rete meritatissima.
L’uomo copertina della ripresa è stato probabilmente Raspadori. Già, perché il nuovo attaccante dell’Atletico Madrid dopo l’assist ha anche realizzato la rete del 3-0, ha sfruttato nel migliore dei modi l’assist di Politano e ha chiuso la partita. Doveva esser goleada e alla fine goleada è stata. E’ finita 5-0: nel finale c’è stato tempo spazio anche per la personale doppietta di Mateo Retegui e per il colpo di testa vincente di Alessandro Bastoni.

“Io l’avevo detto: per tre giorni ho visto cose importanti, un ambiente positivo e giocatori che ci hanno dato dentro – l’analisi di Gennaro Gattuso nel post-partita -. Ero convinto che potevamo fare una buona partita come poi l’abbiamo fatta. Mi è piaciuto lo spirito e questo aspetto non può mancare a questa squadra. Nel primo tempo abbiamo calciato 17 volte senza segnare, ma i ragazzi sono stati bravi: non abbiamo perso la testa e abbiamo continuato a macinare gioco. I ragazzi davvero sono stati bravi”.

L’Italia tornerà in campo lunedì sera a Debrecen, in Ungheria, contro Israele che ieri sera ha vinto 4-0 in Moldavia: “Sarà una partita totalmente diversa – ammette Gattuso -. Israele è una squadra con qualità, di buon livello. Non hanno paura di palleggiarti in faccia, fanno costruzione dal basso e hanno esterni pericolosi. E’ una squadra di qualità, bisogna prepararla bene. Anche nell’era Spalletti quelle contro Israele non sono state partite facile e quella squadra ha cambiato poco. Bisogna rispettarla e giocare la gara nel modo migliore possibile”.


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