Eurolega, vittoria Olimpia a Kaunas.

Nella serata in cui Kyle Hines è diventato il primo rimbalzista offensivo della storia dell’EuroLeague, l’Olimpia ha conquistato la settima vittoria esterna della sua stagione proprio grazie al grande lavoro svolto a rimbalzo, da Hines e anche da Nicolò Melli (10 a testa in totale, 10 totali in attacco, 14 a tre offensivi di squadra). 74-70 il finale, con Malcolm Delaney a dare verve all’attacco (20 punti, record stagionale), i missili di Troy Daniels (15 punti in 14 minuti incluso un gioco da quattro) e anche le zampate di Sergio Rodriguez (10 punti, cinque assist). Lo Zalgiris ha combattuto fino alla fine, ha rimontato sempre, è andato avanti tante volte, ma l’Olimpia ha saputo mantenere il controllo e nei possessi decisivi ha costruito con la difesa la sua vittoria.

IL PRIMO QUARTO – L’Olimpia difende bene nei primi possessi, ma non prende ritmo e fluidità in attacco. Ulanovas segna i primi cinque punti dello Zalgiris, poi le palle perse diventano il problema principale (sono cinque nel primo quarto) e il parziale si allarga, arriva a 9-0 e spinge Milano sotto di sette. Due triple consecutive, di Rodriguez e Daniels, ricuciono il divario a tre punti. La seconda bomba di Daniels e poi quella di Hall dall’angolo rimettono l’Olimpia avanti nel punteggio dopo nove minuti di partita, anche se alla fine del periodo è 18-17 per lo Zalgiris.

IL SECONDO QUARTO – L’Olimpia attacca il secondo periodo con un parziale di 9-0, nel quale ci sono due jumper dalla media di Rodriguez e anche la terza bomba di Daniels. Lo Zalgiris risponde con un gioco da tre punti di Lekavicius, poi torna ad attaccare con un buon ritmo. Due triple consecutive, di Cavanaugh e Lukosiunas mangiano tutto il vantaggio di Milano. Due tiri liberi (9/9 di squadra all’intervallo) di Ulanovas completano il parziale che riporta lo Zalgiris avanti. L’Olimpia risponde con una bomba di Delaney. Alla fine del quarto è 35-35.

IL TERZO QUARTO – Una tripla di Malcolm Delaney apre il secondo tempo, ma la gara resta un corpo a corpo in cui lo Zalgiris trova altri due liberi di Lekavicius e due triple, Lukosiunas e Cavanaugh. Il terzo fallo di Ricci spedisce in campo Alviti. Una sua tripla impatta la gara. L’Olimpia prova a scappare costruendo quattro punti di margine con Delaney. Ma qualche tiro aperto che non va permette allo Zalgiris di ritornare avanti con un lay-up di Giffey. Hines dentro l’area si procura il pareggio, Troy Daniels con un gioco da quattro punti allunga ancora. Alla fine del periodo è 53-51 Olimpia.

IL QUARTO QUARTO – Lo Zalgiris rimette la testa avanti con due penetrazioni di Webster e Lauvergne. Bentil e Delaney rispondono con due triple. Un gioco da tre punti completato da Melli restituisce a Milano cinque punti di vantaggio. Dura due possessi, poi Lukosiunas segna in entrata e Lekavicius a sua volta completa il gioco da tre punti del 62-62. Un’altra tripla di Delaney rimette in ritmo l’Olimpia. La gara resta fisica, spigolosa, ogni rimbalzo è una battaglia. Due liberi di Rodriguez scavano ancora quattro punti di vantaggio per Milano. Una palla rubata da Hall genera il possesso che Hines converte con un tiro libero e sul possesso seguente anche la schiacciata che completa per lui una serata memorabile. Per lui doppia doppia e il trono di miglior rimbalzista offensivo della storia di EuroLeague. 74-70 il finale.

Così Coach Ettore Messina ha commentato la partita di Kaunas, la settima vittoria in trasferta, sesta delle ultime sette in assoluto: “Prima di tutto vorrei ricordare il nostro grande Professor Carù. E’ una piccola cosa, ma vorrei dedicargli questa vittoria. Non è stata una partita facile, loro hanno avuto problemi per tutto l’anno, ma hanno sempre provato a competere. Il loro attacco è stato ben organizzato da Coach Zdovc, hanno sfruttato i mismatch soprattutto con Ulanovas in post basso e Lekavicius con la sua velocità. Per noi era difficile marcare Ulanovas perché alzando il quintetto pagavamo in attacco e abbassandolo soffrivamo vicino a canestro. Abbiamo deciso di non raddoppiare per non esporci sui loro tiratori. Vincere in trasferta è sempre difficile, soprattutto in un’arena calda come questa. Abbiamo sbagliato qualche tiro aperto, ben costruito, ma questo recentemente per noi è stato un problema. Però abbiamo fatto qualche giocata importante nel finale, soprattutto Delaney, e quelle giocate sono state quelle che ci hanno dato la vittoria”.