L’Olimpia bagna l’Allianza Cloud, il suo vecchio Palalido, con una prestazione superba, 89-82, contro un Real Madrid che veniva da quattro vittorie consecutive in EuroLeague e non aveva mai balbettato neppure in campionato. Contro la fisicità e la taglia avversaria, ha sofferto a rimbalzo (19 quelli offensivi concessi) ma ha rimediato giocando con un’intensità pazzesca, attenzione in difesa, fermando per quanto possibile Edy Tavares, Theo Maledon con un collettivo strepitoso. L’Olimpia ha mosso la palla, ha corso e trovato cinque uomini in doppia tirando ancora benissimo da tre. Su tutti, la prova monumentale di Marko Guduric: anche con i falli addosso, ha centrato due triple devastanti durante la rimonta disperata del Real Madrid al termine di una gara chirurgica da playmaker aggiunto, costruttore di gioco oltre che finalizzatore.
IL PRIMO TEMPO – La scelta precisa del Real Madrid è attaccare la difesa di Milano usando l’abilità di Trey Lyles di giocare dentro e fuori. L’americano segna i primi nove punti della sua squadra senza scomporsi anche quando subisce due stoppate, una da Brooks in contropiede e una da LeDay. La tripla di Facundo Campazzo spacca la gara a favore del Real una prima volta. L’allungo sul 17-9 non basta a convincere Coach Poeta a spendere il primo time-out. L’Olimpia usa la sospensione televisiva e si rimette in ritmo, prima con la seconda tripla di Quinn Ellis poi con quella di Armoni Brooks subito dopo il secondo fallo di Booker. Anche Coach Scariolo resiste alla tentazione di spendere il suo time-out. L’Olimpia spara un parziale di 11-0 che contiene una tripla di LeDay, così mette la testa avanti. Marko Guduric firma il più quattro prima del 23-21 della fine del primo periodo. Milano parte meglio anche nel secondo quarto. Una tripla di Ricci su assist di Guduric e una penetrazione di Lorenzo Brown determinano il primo allungo di Milano sul 28-21. A tamponare la falla è Chuma Okeke con un gioco da tre punti che vale anche il secondo fallo di Guduric. La seconda tripla di Armoni Brooks scava il più 10, sul 37-27. Poi il vantaggio si amplia a quota 14 dopo le triple consecutive di Brooks e Shields. Il Real Madrid regge con un’altra tripla di Campazzo che chiude il primo tempo sul 50-39.
IL SECONDO TEMPO – L’Olimpia ricostruisce subito 14 punti di vantaggio con l’avvio di ripresa fiammeggiante di Zach LeDay. Sul 57-41, massimo vantaggio su un jumper di Quinn Ellis, il Real Madrid replica con due triple, di Abalde e Deck, riavvicinandosi. Poi è ancora Campazzo a mettersi il Madrid sulle spalle. Segna cinque punti di fila contro una squadra in difficoltà. Il vantaggio da 16 punti scende a quattro. Guduric tira fuori tutti dai guai con tre tiri liberi ma Hezonja lo imita. Poi sempre Guduric e Nebo restituiscono inerzia all’Olimpia che dopo tre quarti è avanti 66-60. Nel quarto periodo si registra lo scambio di stoppate tra Len e Nebo. Il Real Madrid diventa minaccioso con i rimbalzi, ma Brooks due volte ricostruisce sette punti di cuscinetto. Guduric comanda le operazioni. E’ lui ad aprire ancora 11 punti di vantaggio, poi Shields con due giocate, una in difesa strappando la palla ad Hezonja e una in attacco con una penetrazione, consegna all’Olimpia 12 punti di divario a quattro minuti dalla fine. Coach Scariolo decide di andare piccolo, toglie i centri e apre il campo con Lyles da 5. Ma è Campazzo a guidare un’altra rimonta che riporta il Real Madrid due volte a meno quattro. Qui Guduric finisce la gara garantendo la vittoria, 89-82.
Così Coach Peppe Poeta ha commentato la gara con il Real Madrid: “Sono super contento per questa prestazione, contro una grande squadra. Abbiamo trovato anche stasera protagonisti differenti. Vedendo le prove di Brown, Guduric e un Nebo in queste condizioni di forma posso solo spendere elogi per il lavoro dello staff, preparatori atletici, fisiterapisti, dottori. Non ero preoccupato per Guduric, credo che abbia giocato due grandi partite anche con Panathinaikos e Virtus, ma stasera si è visto di più perché ha segnato tanto. Ma mi tengo il modo in cui legge le partite e aiuta la squadra delle altre gare, non solo di questa. Sono stupito di quanto sia allenabile. Su Tavares, ha funzionato la staffetta di Nebo e Booker: hanno messo il cropo addosso e non abbiamo subito lui a rimbalzo offensivo, semmai abbiamo subito gli altri perché avevamo scelto di cambiare su di loro e ci siamo un po’ esposti. Ma contro il Real Madrid qualcoa devi concedere. Siamo stati bravi nel primo quarto, sotto di otto, a non disunirci. Succede che gli altri segnino, fondamentale è continuare a macinare gioco. L’abbiamo fatto anche nel secondo tempo nei momenti di fatica dopo il 7 su 10 da tre del primo tempo che non era ripetibile”:
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