Eurolega, impresa Olimpia sull’Olympiacos

Notte da Olimpia, per cuori forti, notte da leoni, epica, che passerà alla storia, un 88-87 inatteso contro l’Olympiacos, incredibile, strameritato, comandando praticamente per 40 minuti su quaranta rispondendo a tutto.

Senza quattro quinti dello starting five, con il rientro di Marko Guduric ma al posto di Josh Nebo e Nate Sestina, l’Olimpia ha giocato una partita producendo un’attenzione e una disciplina difensive incredibile, andando ad aggredire i rimbalzi per ovviare alle carenze fisiche e di stazza con mostruosa intensità, Poi l’Olimpia ha attaccato in modo chirurgico nel primo tempo, anche con Bryant Dunston (10 punti con 5 su 5 dal campo) e nel secondo tempo, quando le energie stavano scemando com’era inevitabile, ha trovato alcuni canestri superbi di Quinn Ellis – due step-back da tre – e anche di Leandro Bolmaro mostruoso sui due lati del campo, gigantesco a rimbalzo (otto per la seconda volta consecutiva). L’Olimpia è riuscita a “eliminare” dalla partita i centri dell’Olympiacos, non ha sofferto nemmeno Nikola Milutinov e i suoi rimbalzi offensivi, costringendolo a finire la partita con Vezenkov e un Alec Peters mostruoso. Lì anche l’Olimpia si è abbassata e ha chiuso la partita.

IL PRIMO TEMPO – L’Olimpia segna in tutti i primi cinque possessi, incluse due triple, di Brooks e Booker, per creare le premesse per un tempo di grande ispirazione. Sul 12-7 Milano, Coach Bartzokas spende il primo time-out. Ma l’Olimpia segna anche nel suo sesto possesso, fa sei su sei dal campo prima che arrivi il primo errore dal campo. L’Olympiacos però non si scompone. Dopo una tripla di Fournier, Vezenkov segna sei punti consecutivi. Il parziale diventa di 9-0 e vale il primo vantaggio. La risposta dell’Olimpia è impressionante: Ricci segna dall’angolo, Guduric carica una seconda tripla e il punteggio è ribaltato ancora. Bryant Dunston si presenta con due tagli sincronizzati perfettamente che producono due canestro. Con la tripla di Mannion, l’Olimpia termina il primo periodo avanti 26-21. Il secondo quarto è ancora migliore. Stefano Tonut usa tutta la sua energia in difesa. L’Olympiacos, che va spesso a giocare in post-up per sfruttare la propria fisicità, segna due volte con il mismatch fisico Ward-Guduric. Quest’ultimo spende il secondo fallo. Con Ricci in panchina, l’Olimpia va con i quattro esterni usando Bolmaro da 4 in difesa. Una sequenza di Booker, tripla e assist per Ricci, vale il più 11 Olimpia prima che anche Bolmaro si trovi gravato di due falli. L’Olympiacos replica con due triple di Alec Peters, la seconda è da nove metri e ricuce a meno dopo un jumper dalla media di Guduric. Ma sull’ultimo possesso Armoni Brooks trova lo spazio per colpire e l’Olimpia va all’intervallo avanti 47-43.

IL SECONDO TEMPO – La tripla di Booker che avvia la ripresa dice già tutto sulle intenzioni dell’Olimpia di giocarsi la gara fino in fondo con la stessa mostruosa intensità del primo tempo. Fournier replica subito, ma con la difesa e i rimbalzi l’Olimpia conserva il vantaggio. Dopo un super canestro inventato da Brooks a rimbalzo, una tripla in transizione di Bolmaro scava addirittura 11 punti di vantaggio. Succede prima del terzo fallo di Booker, ma quello è il momento più brillante della ripresa. Brooks mette una tripla frontale e improvvisamente Milano scappa via sul 65-50. E’ qui che l’Olympiacos produce il suo massimo sforzo anche perché l’Olimpia fatica, in situazione di bonus, a difendere con efficacia. Peters segna due volte, poi Bolmaro replica ancora e chiude il terzo periodo sul 67-56. Nel quarto periodo, Tyler Dorsey segna due volte e accorcia ancora a meno sette. La prima risposta arriva da Nico Mannion con un missile da otto metri. La seconda replica è un gioco da tre punti completato da Tonut. L’Olympiacos reagisce colpo su colpo soprattutto con Peters restando non vicinissimo ma comunque minaccioso. Coach Bartzokas gioca il finale di gara con cinque tiratori. Viene premiato perché due volte su gioco rotto la palla finisce nelle mani sbagliate. Dorsey e Peters non perdonano mai. Ma due volte Ellis mostra le stimmate del “Clutch player” segnando due step-back che portano l’Olimpia sul rettilineo d’arrivo in controllo. Dopo un canestro di Bolmaro, segna Peters da tre poi anche Dorsey con un po’ di fortuna riportando l’Olympiacos a meno tre. Ellis mette un libero su due. E’ abbastanza per conservare quattro punti di margine. L’Olimpia – che gioca con Ricci e Bolmaro come lunghi nominali – trova un canestro sull’asse Bolmaro-Ellis. Peters dalla media ricuce a meno due. A 13 secondi dalla fine, Guduric mette un tiro libero su due lasciando la porta aperta al supplementare. Ma Vezenkov, ben marcato, sbaglia, chiudendo senza raggiungere la doppia cifra. Tonut sul fallo tattico centra un tiro libero che di fatto è quello della vittoria perché la tripla conclusiva di Dorsey arriva a partita chiusa, 88-87.

Causa perduranti sintomi influenzali, Coach Ettore Messina non è stato in grado di guidare l’Olimpia contro l’Olympiacos. Ecco il commento di Coach Peppe Poeta: “Sono super felice per i ragazzi perché hanno giocato una partita incredibile, con un’intensità impressionante, per 40 minuti, dettando il ritmo della gara e tirando con estrema fiducia. Giocavamo contro una delle migliori difese di EuroLeague, ma non di quest’anno, delle ultime stagioni. Quindi sono stati incredibili e così il pubblico che ci ha dato una grande mano. E’ bello vedere il Forum così coinvolto e partecipe. Nel finale abbiamo anche segnato qualche canestro difficile ed è quello che ci ha dato la vittoria. Quando loro sono andati con Vezenkov e Peters insieme, scelta che normalmente non usano, avevamo sei-sette punti di vantaggio così ho pensato soprattutto alla difesa. Ricci e Bolmaro hanno fatto un lavoro fantastico per tutta la gara ma soprattutto nel finale. Poi questo ci ha dato la possibilità di giocare qualche isolamento perché loro senza un centro di ruolo dietro potevano essere meno solidi dell’abituale. Sono state due partite diverse, ma sono arrivate due vittorie in casa e questa è una vittoria che davvero ci voleva”.


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