Champions, poker Inter al St. Gillose

Vince ancora in Champions League l’Inter. Oggi, martedì 21 ottobre, i nerazzurri di Chivu hanno battuto i belgi dell’Union Saint-Gilloise 4-0 grazie ai gol, nel primo tempo, di Dumfries al 41′ e Lautaro Martinez al 46′, e nella ripresa di Calhanoglu su rigore al 53′ e di Pio Esposito al 76′. Grazie a questa vittoria l’Inter rimane a punteggio pieno, volando al secondo posto quota 9 nella classifica di Champions League. Rimane fermo a 3 invece l’Union Saint-Gilloise.

Partita più complicata del previsto in avvio per l’Inter, che rischia in un paio di occasioni e soffre il pressing dell’Union Saint-Gilloise. Dopo tre minuti serve già un super intervento di Sommer per scongiurare lo svantaggio nerazzurro: prima Lautaro Martinez salva sulla linea su un tiro avversario da calcio d’angolo, poi il pallone arriva a Rasmussen, che calcia con il destro e trova la bella parata di Sommer, bravo a deviare il pallone oltre la traversa. Con il passare dei minuti viene fuori tutta la differenza nel tasso tecnico delle due squadre, con l’Inter che prende rapidamente possesso del campo e del gioco. Calhanoglu ci prova da fuori area, Pio Esposito, all’esordio da titolare in Champions League, colpisce di testa ma non inquadra lo specchio. Il pressing dell’Inter è totale e sul finire di tempo dà i suoi frutti: al 41′ Dumfries trasforma in gol un calcio d’angolo scaraventando in spaccata il pallone in rete. Cinque minuti più tardi, allo scoccare del primo dei due minuti di recupero, arriva il raddoppio: Lautaro Martinez, che in precedenza aveva sprecato una grande chance a tu per tu con il portiere, riceve l’assist di Esposito e questa volta non perdona aprendo il destro e facendo 2-0.

Nella ripresa il copione non cambia. L’Inter spinge e si procura un calcio di rigore per fallo di mano in area di Mac Allister: dal dischetto va Calhanoglu, che incrocia il destro, spiazza il portiere e al 53′ cala il tris chiudendo la partita. Il resto del match è semplice amministrazione per la squadra di Chivu. Pio Esposito va a un passo dal poker, ma grazia l’Union cestinando clamorosamente con il sinistro a porta vuota l’assist di Dumfries. L’appuntamento con la sua prima rete in Champions però è soltanto rimandato: al 76′ Bonny, subentrato a Lautaro nella ripresa, scende sulla sinistra e mette a rimorchio per Esposito, che in spaccata fa 4-0. Termina così a Bruxelles.

Questo il primo commento di Cristian Chivu, tecnico nerazzurro, ai microfoni di Sky Sport:

Questa squadra doveva essere shakerata?
“Doveva trovare la fiducia, mettersi alle spalle quello che è stato il finale della scorsa stagione, le delusioni dopo tante aspettative per un’annata fatta bene. Il calcio a volte è molto bastardo e ti regala cose negative che ti porti dietro, l’amarezza ti fa brutti scherzi. La squadra doveva essere capita, aveva bisogno di fiducia e di essere shakerata. I ragazzi sono bravi, hanno ancora il fuoco di fare un’altra stagione ai vertici”.

Pio Esposito: “I giovani bravi meritano un’opportunità senza guardare la carta d’identità, se li aspettiamo passano gli anni e non saranno mai pronti. Bisogna provarli e vedere di che pasta sono fatti; se hanno pesonalità, carattere, spirito del sacrificio e cultura del lavoro, quando li affianchi a compagni bravi diventa tutto più semplice. Bisogna credere in loro”.

Capello:hai fatto un gran lavoro dal punto di vista psicologico: “Il merito è tutto loro, che accettano di lavorare sodo, essere allenabili e lasciare l’ego da parte. Io spero di avere la metà della sua carriera, mister Capello; lei è stato un top allenatore e io ho avuto la fortuna di lavorare con lei ed essere accettato da lei che mi ha portato a Roma per permettermi di giocare ad alti livelli, di questo la ringrazio”.

Ancora Capello: coi brocchi non si vince: “Questo l’abbiamo imparato strada facendo da giocatore ed è la verità. Però io ho la fortuna di essere dentro un gruppo fantastico, che ha margini di miglioramento nonostante la maggior parte sia fatto di nazionali di alto livello. Mi fa piacere quando accettano nuove proposte mettendosi a disposizione del gruppo, lasciando da parte d’orgoglio”.

Sabato a Napoli: “Nella vita ho imparato di godermela quando si vince, senza pensare alla prossima partita. Non è mai scontato vincere, ora penso a quanto fatto di buono oggi poi penseremo al Napoli”.


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