Atalanta, nuova sconfitta in campionato, la Samp vince 3-1.

Sampdoria's Morten Thorsby jubilates after goal 0-2 during the Italian Serie A soccer match Atalanta BC vs Sampdoria at the Gewiss Stadium in Bergamo, Italy, 24 October 2020. ANSA/PAOLO MAGNI

Quagliarella spaventa un’Atalanta a trazione anteriore, ma disattenta dietro graziandola dal dischetto, Thorsby al rientro dal tunnel fa il bis e nonostante l’illusione del rigore di Zapata è Jankto a chiudere sul 3-1 una partita dalle mille emozioni. I nerazzurri, pur manovrieri, pungono poco e non riescono a rifarsi del ko di Napoli prima del trionfo all’esordio in Champions col Midtjylland, a tre giorni dall’Ajax, mentre la Samp allunga a tre la propria serie positiva raggiungendo a quota 9 i più quotati avversari in classifica.

Gasperini cambia addirittura sei pedine dal match di Herning concedendo per la prima volta a Mojica e Lammers la maglia da titolare, mentre Ranieri schiera subito Damsgaard per il forfait di Candreva. In campo sembra esserci una squadra sola, le occasioni tra 5′ e 7′ sono tutte nerazzurre. Due volte di Gomez, che alza il sinistro dopo la respinta della barriera su punizione di Ilicic per poi sfoderare il diagonale in corsa dal limite sul recupero con assist dello sloveno, ma Audero blocca in tuffo. I due fantasisti si vedono anche da lontano e, dopo il recupero di Tonelli che incoccia da terra il nuovo tentativo del capitano di casa, il maldestro tentativo di rinvio di Bereszynski sfiora l’autogol.

I bergamaschi però non hanno fatto i conti con l’abitudine della propria difesa a uscire troppo alta e soprattutto alla vena di Quagliarella, a segno ormai da quattro giornate di fila e bravo a convertire di sinistro sotto la traversa senza alcuna opposizione la corsetta di Damsgaard innescata da Ekdal da centrocampo. Sono passati 13 minuti e dal 20′ in poi riparte il quasi monologo atalantino ma la squadra di Ranieri, sempre in agguato, spreca di suo e avrebbe potuto chiudere sul 2-0 al 45′ ma Sportiello intercetta il rigore a mezz’altezza battuto alla sua destra del capitano doriano. Nella ripresa Gasperini inserisce subito Toloi-Gosens-Zapata per Sutalo-Mojica-Lammers, ma il primo a provarci è ancora Gomez, a giro e in mischia. Il colombiano è trovato da Djimsiti (8′) con Yoshida a fare buona guardia.

Al secondo errore la difesa locale viene punita, perché Depaoli si perde Thorsby sul mancino a rientrare di Jankto e il danese schiaccia comodamente in rete con un perfetto colpo di testa al 14′. Hateboer rileva l’ex di turno, Malinovskyi è il quinto cambio obbligato per i problemi all’inguine di De Roon; poco prima (16′), Gomez in estirada non era riuscito a inquadrare lo specchio su invito di Ilicic. Di là dentro Verre e Keita (20′) per la coppia d’attacco, di qua dopo un batti e ribatti è Gosens (24′) a calciare fuori di sinistro. Leris rileva Damsgaard, Keita (31′) combina il patatrac su una mischia da corner con Thorsby alle spalle di Zapata e l’attaccante a sfiorarlo al fianco: il colombiano spiazza dagli 11 metri Audero (35′). Gomez (39′) sfiora il sette dal limite, la ripartenza di Keita premia inserimento e sinistro comodo di Jankto al 2′ dei 4′ di recupero.

(ANSA)

Gian Piero Gasperini, allenatore dell’Atalanta, ha commentato a Sky Sport la sconfitta interna contro la Sampdoria (risultato finale 1-3). Il tecnico si è lamentato non poco: “I ragazzi per tanti aspetti hanno fatto un’ottima gara, e poi alla prima occasione utile ci hanno fatto gol. Poi oggi ho fatto un po’ di esperimenti, e per questo abbiamo perso un po’ di distanze. Questo è lo scotto per provare ad inserire così velocemente tanti giocatori nuovi, anche se hanno fatto bene”.

Il tecnico nerazzurro ha poi aggiunto ulteriori riflessioni sui risultati altalenanti della squadra tra campionato e Champions: “C’è la necessità, da una parte, di voler inserire i nuovi ma quando giochi ad alti livelli non puoi fare troppi esperimenti. Abbiamo l’esigenza di far crescere anche altri giocatori. Però facendo questo perdiamo anche la consistenza della squadra. Magari, però, nel corso dei mesi crescono tutti e forse è per questo che facciamo bene nei gironi di ritorno”.