Sabato 8 novembre, alle ore 21, il Teatro Pime di Milano (via Mosè Bianchi 94) ospiterà la cerimonia di consegna del premio “Fuoco dentro – Donne e uomini che cambiano il mondo”, promosso dall’Arcidiocesi di Milano e da Elikya, associazione di promozione sociale nata nel 2012 e impegnata nella valorizzazione del dialogo tra culture e fedi diverse.
Il premio, il cui titolo nasce da un’omelia dell’Arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, divenuta anche un brano musicale e uno spettacolo drammatizzato da Elikya, giunge quest’anno alla sua quarta edizione. Obiettivo: valorizzare uomini e donne che con il loro impegno e la loro testimonianza hanno saputo accendere speranza e costruire fraternità nei contesti in cui operano.
Come nelle precedenti edizioni (nella prima il premio venne assegnato “alla memoria” all’ambasciatore Luca Attanasio, ucciso nella Repubblica democratica del Congo), anche per “Fuoco dentro” 2025 i vincitori sono stati selezionati da una commissione composta da giornalisti, scrittori, docenti universitari e rappresentanti del mondo culturale e religioso. Il riconoscimento che verrà consegnato quest’anno è stato realizzato da un artigiano di Gerusalemme e riproduce il logo del premio.
Nel corso della serata, alla quale prenderà parte anche l’Arcivescovo, saranno premiati padre Angelo Cupini, religioso claretiano, fondatore e anima della “Casa sul Pozzo” di Lecco; Neve Shalom Wahat al-Salam, un villaggio cooperativo, a metà strada tra Gerusalemme e Tel Aviv, nel quale da oltre cinquant’anni vivono insieme ebrei e palestinesi (invitati al premio i referenti dell’associazione italiana Amici di Neve Shalom Wahat al-Salam); New Humanity International, associazione fondata dal PIME – che opera in Cambogia, India, Myanmar e Tunisia a sostegno dei più fragili (a ritirare il premio sarà il direttore dell’associazione, fratel Massimo Cattaneo); Casa Zoe, una comunità gestita da Caritas Ambrosiana e Farsi Prossimo coop, che accoglie e accompagna donne vittime di tratta e maltrattamento (a ritirare il premio saranno Diego e Daniela, che vivono dal 2018 a Casa Zoe con i loro quattro figli).
La serata – a ingresso libero – sarà animata dal Coro Elikya, un ensemble composto da 50 coristi di 16 nazionalità differenti, guidati dal direttore Raymond Bahati, che propone un intreccio di diverse forme artistiche. In questa multiformità si rispecchia la composizione del gruppo e si svela la bellezza della diversità.
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