Otto nuovi diaconi permanenti, cerimonia in Duomo sabato 8

Sabato 8 novembre, alle 17.30, l’Arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, ordinerà in Duomo otto nuovi diaconi permanenti nel corso della celebrazione eucaristica vigiliare.

A compiere questa scelta – il diaconato è il primo dei tre gradi del sacramento dell’Ordine – è la trentunesima classe di candidati formati dopo che il cardinale Martini, nel 1987, reintrodusse il diaconato permanente nella Diocesi di Milano.

Il gruppo si presenta molto diversificato per percorsi personali e ambiti professionali, con un’età media di 52 anni. Il diacono più giovane è il quarantaduenne Marco Vergani, funzionario dell’Agenzia delle Entrate, residente a Monza, con una laurea in Giurisprudenza, sposato con due figli, mentre il più maturo è Mauro Ravazzani di Corbetta (MI), sessantuno anni, sposato con tre figli, anche lui laureato in Giurisprudenza, ex agente Digos in pensione, ora collaboratore della segreteria dell’Arcivescovo Delpini. Sessantenne è anche il milanese Danilo Bergamo, coniugato con tre figli, laureato in Ingegneria elettronica, insegnante di Religione cattolica.

Gli altri hanno tutti tra i 40 e i 50 anni: Massimiliano Ceresoli, celibe, classe 1979, residente a San Giuliano Milanese (MI), laureato in Lingue e letterature straniere, responsabile acquisti nel campo dei servizi ambientali; Alberto Caldera, imprenditore cinquantenne con una laurea in Scienze biologiche, residente a Caronno Pertusella (VA), sposato con tre figli; Fabrizio Galimberti, classe 1974, celibe, di Cardano al Campo (VA), laureato in Ingegneria aerospaziale, è quality manager nel settore aeronautico; Walter Villa, 56 anni, proveniente da Cuggiono (MI), sposato con due figli, con una laurea in Architettura, esercita la libera professione; Pietro Morabito, milanese, di 57 anni, sposato, è laureato in Ingegneria civile, anche lui libero professionista.

Con le ordinazioni di sabato i diaconi permanenti della Diocesi saliranno a 176. Di questi 148 sono coniugati, 23 celibi e 5 vedovi. Il più giovane, ordinato nel 2024, ha 39 anni mentre il più anziano ha 90 anni. L’età media è di 66 anni, quasi metà dei diaconi ha un titolo di studio religioso (Baccalaureato, Licenza) conseguito all’Istituto Superiore di Scienze Religiose o alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale.

Gli incarichi dei diaconi permanenti nelle comunità spaziano dal supporto in parrocchia alla pastorale della salute e della carità, fino a servizi in ambito carcerario o scolastico. Sono presenti in tutte le Zone pastorali della Diocesi: la più ricca di diaconi è la Zona IV (Rho), mentre le Zone III (Lecco) e VII (Sesto San Giovanni) sono quelle con il numero minore.

Come da tradizione, i candidati che saranno ordinati sabato hanno scelto un motto e un’immagine che accompagneranno il loro ministero. Per il motto la scelta è ricaduta su un versetto tratto dalla Lettera ai Romani “Non siate pigri nel fare il bene, siate invece ferventi nello spirito; servite il Signore” mentre il dipinto di Van Gogh “Seminatore al tramonto” è l’icona scelta dai diaconi.

La celebrazione sarà trasmessa in diretta streaming sul portale www.chiesadimilano.it e sul canale YouTube ChiesadiMilano.


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