Il giorno dello sciopero con precettazione da parte del Ministero guidato da Salvini è
arrivato.
E i lavoratori aeroportuali del settore handling non hanno rinunciato al loro diritto.
Si sciopera per il rinnovo del contratto scaduto da ormai 7 anni e al tavolo con le associazioni datoriali non si riesce a trovare una soluzione e dare una risposta a quelle che sono le giuste esigenze dei lavoratori che hanno dovuto subire l’inflazione e la speculazione di questo periodo.
Si tratta di lavoratori che tra l’altro sono spesso chiamati a operare in turni avvicendati senza sabati o domeniche , di notte, tutto tempo portato via alla famiglia per stipendi che sono assolutamente inadeguati al ruolo che viene svolto. Ne è prova la difficoltà nel reperire nuovo personale per un lavoro che era una volta visto come un con un punto d’arrivo e che oggi è un lavoro non più attrattivo che viene preso in considerazione spesso solo per periodi molto corti
<<Davanti a un contratto che non viene rinnovato da 7 anni – evidenzia il segretario generale Uil Trasporti Lombardia Antonio Albrizio – con una difficoltà tangibile per tutti lavoratori lo sciopero era e resta l’unica soluzione. Riteniamo che l’azione fatta dal ministro Salvini di precettazione e di riduzione dello sciopero sia assolutamente irrispettosa del diritto di sciopero e del diritto di lottare dei lavoratori e abbia dei profili anche incostituzionali. Noi non ci fermiamo. Abbiamo deciso di confermare lo sciopero e pensiamo che in mancanza di soluzioni torneremo ancora a scioperare.
Il ministro Salvini, invece di limitarsi a precettare e a gonfiare petto per aver ridotto le ore di sciopero, pensi a parlare con le associazioni datoriali e con le aziende e favorire una soluzione giusta per la vertenza di questi lavoratori che vedono giorno per giorno ridurre il proprio potere d’acquisto a fronte di un’inflazione che continua a mordere>>.
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