Sciopero, oggi dipendenti farmacie, domani tpl e autostrade

Dipendenti delle farmacie private in sciopero oggi, giovedì 6 novembre, in tutta Italia e per l’intera giornata. Lo sciopero nazionale, proclamato da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, coinvolgerà oltre 60mila lavoratrici e lavoratori a sostegno del rinnovo del Ccnl, scaduto il 31 agosto 2024.

Braccia incrociate per i farmacisti privati, quindi, dalla mezzanotte di oggi fino alle 24.00 di domani, venerdì 7 novembre. Previsti presidi e manifestazioni su tutto il territorio nazionale. Garantiti in ogni caso i servizi minimi da tutte le farmacie aperte, sia di servizio ordinario sia di turno.

Le organizzazioni sindacali, in un comunicato dopo l’annuncio dello stop di 24 ore, denunciano “l’atteggiamento di chiusura e di indisponibilità al confronto costruttivo” di Federfarma, che “continua a negare aumenti retributivi adeguati al costo della vita e il riconoscimento del valore professionale di chi garantisce ogni giorno un servizio sanitario di prossimità, fondamentale per milioni di cittadini”.

“Le farmacie private sono presidi sanitari e sociali essenziali – sottolineano Filcams, Fisascat e Uiltucs – e la professionalità di farmaciste e farmacisti merita rispetto, riconoscimento e tutele contrattuali all’altezza delle competenze richieste dal servizio”.

I sindacati ricordano di aver avanzato proposte sostenibili per un rinnovo che assicuri giusti aumenti salariali, una migliore conciliazione tra vita e lavoro, percorsi formativi e valorizzazione delle competenze, anche in relazione all’evoluzione verso la farmacia dei servizi. “Federfarma torni al tavolo e chiuda rapidamente la trattativa – concludono le tre sigle – dimostrando di voler davvero tutelare chi lavora nelle farmacie private, riconoscendo un contratto che rispecchi il valore reale della professione”.

Venerdì caldo domani 7 novembre a causa di scioperi che riguarderanno diversi settori. Per il trasporto pubblico locale braccia incrociate del Tpl di Latina, da inizio servizio alle 6.30 dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 16.30 a fine servizio; di Milano, Monza e Brianza (gruppo Atm) indetto da AL Cobas; di Palermo (Amat) dalle 8.30 alle 17.30 e dalle 20.30 alle 23.59, indetto da Cub trasporti; di Messina (Atm Messina) dalle ore 16.01 alle ore 20.00 indetto da Fit Cisl, Faisa Cisal, Orsa Trasporti.

Lo sciopero è stato proclamato tra l’altro “contro la liberalizzazione, privatizzazione, finanziarizzazione e gare d’appalto dei servizi attualmente gestiti dal Gruppo ATM e per la “reinternalizzazione” dei servizi di TPL ceduti in appalto e/o subappalto, anche complementari, di Milano e hinterland; contro il progetto “Milano Next”, per la trasformazione di ATM SpA in Azienda Speciale del Comune di Milano e il conseguente affidamento diretto in house dei servizi gestiti dal Gruppo ATM e dei servizi di TPL dell’intera Città Metropolitana Milanese, nonché per la loro gratuità; immobilità della dirigenza ATM a tutela della sicurezza dei lavoratori; trasformazione immediata di tutti i contratti part-time in full-time ai conducenti che ne fanno richiesta; 150 euro netti d’aumento salariale in egual misura a tutti i lavoratori fino al parametro 193, slegati dalla produttività, a risarcimento dei mancati rinnovi contrattuali, degli irrisori aumenti salariali e una tantum, nonché la soppressione dei premi ad personam.

Giornata complessa anche per chi viaggia in autostrada. Il personale del II° Tronco Milano di Autostrade per l’Italia ha proclamato uno sciopero articolato su più turni, con possibili conseguenze su diversi servizi, dalle attività ai caselli fino alla gestione della rete come confermato anche il sito del ministero dei Trasporti.

L’area di competenza del II° Tronco copre gran parte della Lombardia e delle tratte confinanti, interessando le province di Milano, Bergamo, Como, Brescia, Varese e Lodi, oltre ai collegamenti verso Piacenza e Parma.


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