Lavoro, a lezione di nuova PAC con Coldiretti: 50 mln per insediamento giovani in Lombardia

Circa cinquanta milioni di euro in sette anni per facilitare l’insediamento di giovani agricoltori in Lombardia. È quanto sarà complessivamente investito a livello regionale con il Programma di Sviluppo Rurale (PSR), in base alla programmazione della nuova Politica Agricola Comune (PAC), nel periodo 2021-2027. Il dato è emerso durante la giornata studio promossa dai giovani di Coldiretti presso la cascina Zodegatto della società agricola Grugni a Cervignano d’Adda, in provincia di Lodi.

L’iniziativa – spiega la Coldiretti Lombardia – ha visto la partecipazione di una sessantina di ragazzi e ragazze delle classi quinte dell’Istituto Tecnico Agrario Statale “Carlo Gallini” di Voghera (Pavia) e si inserisce all’interno del progetto informativo “Infopac 2024”, un tour nazionale promosso da Coldiretti Giovani Impresa e rivolto agli istituti agrari.

Durante la giornata – continua la Coldiretti Lombardia – gli studenti, insieme a Giovanni Bellei (delegato Giovani Impresa Coldiretti Lombardia), Davide Nava (delegato Giovani Impresa Coldiretti Milano Lodi Monza Brianza) e ad altri giovani imprenditori agricoli, hanno assistito all’intervento di Ermes Sagula, responsabile PAC di Coldiretti Lombardia, che ha spiegato la struttura della nuova Politica Agricola Comune soffermandosi sulle misure regionali dedicate alle imprese giovani.

“In Lombardia in base alla nuova programmazione – sottolinea Ermes Sagula –, sono di fatto stanziati quasi 50 milioni di euro nei 7 anni (dal 2021 al 2027) per la misura del Piano di Sviluppo Rurale (PSR) dedicata al primo insediamento delle nuove generazioni in campagna, in qualità di titolari o rappresentanti legali delle aziende. Una parte è già stata gestita nel periodo di transizione 2021-2022 e restano a disposizione ulteriori 35 milioni di euro per i prossimi cinque anni con il nuovo bando aperto da dicembre 2023”.

Oltre ad accrescere la conoscenza sulle disposizioni della nuova Politica Agricola Comune, anche a livello regionale – prosegue la Coldiretti Lombardia – il tour informativo “infopac2024” ha anche l’obiettivo di mettere in contatto gli studenti degli istituti agrari con esperienze interessanti di giovani imprenditori agricoli del territorio, che possono essere fonte di ispirazione per il loro futuro.

Nella tappa lodigiana – puntualizza la Coldiretti Lombardia – gli studenti hanno potuto visitare gli spazi aziendali e conoscere l’evoluzione dell’azienda agricola dei fratelli Grugni in cui è attivamente impegnato anche Michele Grugni, di 22 anni, che si occupa di genetica e di gestione della stalla. Insieme a Michele, lavorano altri giovani tra cui diverse ragazze assunte al termine degli studi universitari. L’allevamento della famiglia Grugni conta 700 vacche in mungitura che producono latte destinato alla produzione di formaggi Dop e a primarie società del settore dell’alimentazione dei bambini, che ne riconoscono l’alta qualità nutrizionale e la piena tutela del benessere animale. Le stalle, infatti, sono concepite per garantire maggiori spazi e libertà di movimento agli animali, senza pareti laterali per garantire un’adeguata circolazione dell’aria e l’entrata della luce naturale, con tetti in grado di minimizzare l’impatto del calore. Sono inoltre dotate di ventole e doccette di acqua fredda e di spazzole che gli animali possono attivare in ogni momento. L’azienda, inoltre, è molto attenta all’innovazione e alla sostenibilità: nei campi coltivati a cereali vengono utilizzati trattori di ultima generazione con sistemi gps; mentre gli scarti vegetali e i reflui degli animali vengono riutilizzati nell’impianto biogas in un’ottica di economia circolare.

 

“Investire sui giovani agricoltori – afferma Giovanni Bellei – è fondamentale per garantire il futuro della nostra agricoltura e del nostro agroalimentare. In questo modo si va a sostenere anche la capacità dell’agricoltura italiana di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale. Le principali difficoltà per le imprese agricole giovani sono legate all’accesso alla terra e quello al credito, ma è anche importante agire a livello istituzionale per superare ostacoli e lungaggini della burocrazia”.