Iveco Suzzara, De Meo (Ugl):”Firmato un buon accordo a tutela occupazionale”.

“Siamo soddisfatti dell’accordo raggiunto nell’incontro tra la dirigenza Iveco di Suzzara con la dott.ssa  Isabella Macrelli e il dott. Vincenzo  Retus e le OO.SS.. Si và nella giusta direzione con la definizione del piano industriale, la stabilizzazione di tutti i 230 dipendenti con contratto in scadenza al 31 luglio p.v. che verranno selezionati e assunti con contratto a tempo indeterminato dalla Direzione Iveco di Suzzara e con l’auspicio di dare speranza per i restanti lavoratori con contratto a termine in una nuova proroga che, come sottoscritto in accordo, ne prevederà una procrastinazione da dodici a un massimo di 24 mesi consecutivi”.

E’ quanto dichiara Sergio Matteo De Meo, Segretario Provinciale Ugl Metalmeccanici Mantova dopo l’incontro a cui ha preso parte, per il quale, “saremo vigili su tale percorso affinché si possa veramente mettere la parola fine a tanti mesi di incertezza occupazionale che ha visto coinvolto lo stabilimento Iveco. Dopo aver siglato il Ccsl ove la parte normativa prevede un aumento salariale del 8,4%, ora arriva anche un buon segnale occupazionale sul territorio mantovano con altre 230 assunzioni di cui, 95 nel 2022 e 220 nel 2021 per un totale di 545 assunzioni: di questi periodi, l’Ugl Metalmeccanici ritiene che l’Iveco vada in controtendenza. Nei prossimi mesi si analizzerà e discuterà in altri incontri se ci saranno possibilità di procedere con altre assunzioni,  visto che in stabilimento per il 3° turno ci sono ancora 430 contratti in somministrazione. Siamo ottimisti che con tale accordo sottoscritto,  – conclude il Segretario De Meo – riusciremo a completare entro fine anno 2023 la stabilizzazione di tutta la restante forza lavoro. Il nostro intendo vuol essere il rilancio della produzione che è sempre stata il fiore all’occhiello per tutto il territorio, in una nuova strategia produttiva e occupazionale, condividendola con la Direzione Iveco. L’Ugl Metalmeccanici sarà sempre presente nelle nuove sfide che la globalizzazione impone, per un nuovo modello di relazioni sindacali partecipativi ma sempre e in primis a tutela dei diritti di tutti i lavoratori”.