Gli artigiani rappresentano il 15% del Pil milanese, anche loro nel Patto per il Lavoro.

Il Patto per il Lavoro di Milano sarà al più presto esteso – con una specifica sezione – al settore artigiano e della piccola impresa manifatturiera. Un comparto che con le sue 27mila imprese e gli 80mila addetti vale il 15% del PIL cittadino.

È quanto ha assicurato oggi l’assessore alle attività produttive Alessia Cappello ai rappresentanti delle associazioni artigiane – Unione Artigiani, APA Confartigianato Imprese, CNA Milano, ACAI, Uniapam, insieme ad A.P.I. – in vista della due giorni dedicata alla firma del Patto.

“Gli artigiani milanesi vogliono sentirsi pienamente protagonisti di questa nuova alleanza con il Comune di Milano. Presenteremo – spiegano le associazioni – un contributo autonomo ai contenuti del Patto stesso portando in dote tutta l’esperienza, la visione e la passione dei nostri imprenditori. Tra i temi sui quali formuleremo le nostre proposte: la formazione e la riqualificazione professionale, la valorizzazione del lavoro femminile, l’inclusione degli stranieri, il passaggio generazionale, le start-up innovative, gli spazi per il lavoro artigiano in città, il credito.”

“Il Patto per il Lavoro – ha confermato l’assessora allo Sviluppo economico e Politiche del Lavoro, Alessia Cappello – ​ è un’alleanza aperta ad accogliere prossimamente altri sottoscrittori affinché l’azione di rilancio dell’occupazione sia sempre più ampia e totalmente inclusiva delle forze produttive della città. Le associazioni artigiane con i loro iscritti fanno parte di queste realtà e siamo felici di poter contare anche sul loro importante sostegno”.