iWeek cambia il proprio formato per discutere i temi della sovranità energetica e digitale, centrali per affrontare il presente e il futuro dello sviluppo economico e sociale del Paese, e torna a occuparsi di energia atomica, legandola a un tema emergente del dibattito contemporaneo: le necessità di alimentazione sicura e continua delle infrastrutture digitali, in particolare i data center, necessari allo sviluppo dell’economia immateriale dei dati incentrato sull’Intelligenza Artificiale e sul calcolo computazionale dei supercomputer quantici.
“Se l’Agenzia interazionale dell’energia – osserva al riguardo Andrea Vento, CEO di iWeek e di V&A – stima che nel 2022 il consumo globale per i data center ammontasse a circa 460 Twh, pari al consumo totale di elettricità dell’intera Francia nello stesso anno, negli ultimi cinque anni, sempre secondo l’AIE, i data center hanno conosciuto un incremento annuo del 12% di consumo di energia. Se nel 2024 rappresentavano l’1,5% globale dei consumi, entro il 2030 questa cifra è destinata a raddoppiare al 3%, arrivando a circa 945 Twh, pari al consumo annuo di elettricità del Giappone. Una tendenza che mal si sposa con gli obiettivi di decarbonizzazione del Green Deal, con la necessità di sostituire i combustibili fossili con fonti rinnovabili – non sufficienti a sostenere un simile ritmo di crescita dei consumi – e di raggiungere l’obiettivo della piena sovranità energetica. Un paradosso risolvibile al momento, stante le tecnologie energetiche esistenti, solo con il ricorso al nucleare, nelle forme e nei modi più appropriati alle peculiarità del nostro Paese”.
Di tutto questo si discuterà martedì 14 ottobre 2025 a partire dalle 9:30 nella sede della Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale di Palazzetto Venezia in Piazza San Marco, 51 a Roma si terranno infatti i lavori della VII edizione di iWeek dal titolo “Nucleare e data center: la sfida italiana della sovranità energetica e digitale”, in un nuovo formato a porte chiuse (chatham house) articolato in due tavole rotonde, “I piccoli reattori al servizio di imprese, data center e distretti: le opzioni tecnologiche per il nucleare italiano” e “Data center, AI e transizione energetica: le opportunità per l’Italia, il duello USA-Cina e le sfide del mercato”, introdotte dai saluti di Andrea Vento, CEO di iWeek e di V&A – Vento & Associati, e di Riccardo Sessa, Presidente SIOI.
A seguire (ore 13:00) le conclusioni aperte alla stampa, con gli interventi di Mario Caligiuri, Presidente della Società Italiana di Intelligence, di Aurelio Regina, delegato per l’energia di Confindustria, e i saluti del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Alessandro Morelli, e del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Al termine della mattinata, i saluti conclusivi di Riccardo Sessa e di Emanuele Marcianò, Presidente di iWeek e CEO di Dune Tech Companies.
La prima tavola rotonda, “I piccoli reattori al servizio di imprese, data center e distretti: le opzioni tecnologiche per il nucleare italiano” analizzerà le possibili scelte riguardanti l’eventuale realizzazione di nuove centrali nucleari in Italia, partendo dagli AMR e dagli SMR, più flessibili rispetto ai grandi impianti e pertanto più rispondenti alle caratteristiche orografiche del territorio italiano, alle peculiarità del suo tessuto produttivo articolato in distretti e alla esigenza di una maggiore prossimità dei data center rispetto ai luoghi di generazione dei dati. Ne parleranno, moderati dal Vice Caposervizio di Radiocor – Il Sole 24 Ore Cheo Condina, l’Amministratore Delegato di Sogin, Gian Luca Artizzu, il Presidente e CEO di HolosGen LLC, Claudio Filippone, l’Enterprise Commercial Development Executive di GE Vernova, Roberto Galli, l’Amministratore Delegato di Nuclitalia e Head of Nucleare Innovation di Enel Group, Luca Mastrantonio, la Coordinatrice nazionale di Italia Viva, Senatrice Raffaella Paita, il Partner e Head of Italian Energy & Infrastructure Group di Clifford Chance, Umberto Penco Salvi, e il Capo segreteria tecnica del MiASE, Francesca Salvemini.
“Tutte le recenti stime – osserva Gian Luca Artizzu, Amministratore Delegato di Sogin – indicano che il consumo di elettricità nei prossimi decenni arriverà a raddoppiare. Una crescita dettata dall’elettrificazione dei consumi e dalla transizione digitale. Di conseguenza dobbiamo garantire la sicurezza energetica e la sostenibilità ambientale facendo scelte che riducano i costi a vantaggio della competitività delle imprese e delle famiglie. Per tutte queste ragioni – ha proseguito Artizzu – sono convinto che solo un giusto mix energetico fra fonti rinnovabili e nucleare possa rispondere a questi bisogni. Sogin è pronta ad offrire al Paese i suoi asset e le sue competenze se l’Italia deciderà di tornare alla produzione elettrica da fonte nucleare”.
“Ovunque nel mondo si produca energia nucleare – dichiara Luca Mastrantonio, AD di Nuclitalia – si stanno operando processi di analisi e selezione scegliendo tra le diverse tecnologie di Small Modular Reactor e Advanced Modular Reactor quella che meglio risponda alle esigenze di ciascun Paese. Nuclitalia si sta avviando su questo percorso, e la scelta che verrà fatta avrà delle ricadute sia sull’innovazione tecnologica, sia sull’occupazione, sia sulla crescita industriale, con potenziali benefici economici e sociali rilevanti. Nella tecnologia nucleare in Europa la maggior parte degli investimenti rimangono nel continente, cosa che non avviene invece se la scelta ricade su tecnologie non europee, sebbene possano essere più promettenti. Saranno molte e differenziate pertanto le variabili che porteranno a privilegiare un’opzione rispetto a un’altra, e di tutto questo si deve tener conto”.
La seconda tavola rotonda “Data center, AI e transizione energetica: le opportunità per l’Italia, il duello USA-Cina e le sfide del mercato” affronterà lo scenario geopolitico del confronto digitale, in cui la corsa agli algoritmi e alla gestione della materia prima che li alimentano, ossia i dati, è sempre più veloce, e le risposte che questa sfida pone all’Europa e in particolare all’Italia, hub naturale per la sua posizione geografica nel Mediterraneo. Moderati da Roberta Amoruso, giornalista del Messaggero, ne dibatteranno il VP Energy di AFRY Management Consulting, Antonio Nodari, il Country Manager Italia di AWS, Giulia Gasperini, il Director Strategy & Transformation di Cellnex Italia, Antonio Rita, l’Head of Innovation di Enel Group, Nicola Rossi, il Presidente di RINA, Ugo Salerno, l’Executive Advisor – Global Digital Infrastructures Giuseppe Sini, l’Head of Innovation Intelligence di Intesa San Paolo Innovation Center, Stefania Vigna, e il Responsabile energia e ambiente di Azione, Giuseppe Zollino.
“In un mondo in cui regna l’economia del dato, il conseguimento dell’obiettivo strategico della piena sovranità digitale Europea – dichiara Giuseppe Sini, Executive Advisor – Global Digital Infrastructures – impone il controllo delle infrastrutture e delle applicazioni in cui i dati vengono immagazzinati ed elaborati. L’Italia, per la sua posizione geografica strategica nel Mediterraneo, può assumere il ruolo di hub digitale del Sud-Europa, ma ciò richiede dei presupposti. Il mondo dei servizi digitali in Europa assiste a un fenomeno di espansione verso Sud delle cosiddette “region cloud” dei grandi operatori “hyperscaler” per domanda di prossimità ampliando così il mercato dell’ecosistema digitale: il dato viene elaborato là dove richiesto. L’integrazione e l’interconnessione fra le infrastrutture che producono e immagazzinano i dati, che devono essere costantemente alimentate dalla rete elettrica, è perciò fondamentale. L’Europa si sta attrezzando per essere protagonista nel confronto globale sul digitale, dove la concorrenza del Medio Oriente nell’intercettare e filtrare i flussi di dati provenienti dall’Asia è fortissima. Vincere la sfida comporta non solo dotarsi di data center performanti, ma investire anche sulla loro connessione terrestre e gli approdi sottomarini dei cavi. E per attrarre gli investimenti necessari in Italia è doveroso adoperarsi per abbattere il costo dell’energia nel nostro Paese, attualmente tra i più alti nel continente”.
Nel corso della mattinata verranno inoltre illustrati dal Responsabile Ricerca di SWG Riccardo Grassi i risultati del sondaggio “Le prospettive del settore nucleare nell’opinione degli italiani”.
L’agenda completa è disponibile in allegato; è possibile registrarsi sul sito dedicato www.i-week.it.
La diretta in videocollegamento sarà disponibile unicamente per gli studenti SIOI.
La VII edizione di iWeek è realizzata con il sostegno di Enel, SIOI, Sogin, AFRY e Cellnex e con i patrocini di Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Ministero della Difesa, Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ISIN, Regione Lazio, Consiglio Regionale del Lazio, Roma Capitale, Lazio Innova.
Media Partners Il Sole24Ore, Il Messaggero e Dissipatio.
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