Dopo l’incontro per il Patto per lo Sviluppo, la UIL Lombardia arrivano le osservazioni della UIL Lombardia sul Documento di Economia e Finanza Regionale 2026-2028 attraverso le parole del segretario generale Enrico Vizza, presente all’incontro con il segretario confederale Salvatore Monteduro.
“Il rischio – ha sottolineato Vizza – è che gli obiettivi rimangano solo sulla carta se non si affrontano i nodi strutturali che condizionano la crescita della Lombardia: la carenza di personale sanitario, il lavoro povero, l’emergenza abitativa, la debolezza della Pubblica Amministrazione e una sicurezza sul lavoro ancora troppo legata a logiche emergenziali”.
La UIL Lombardia ha posto il punto sul mercato del lavoro sottolineando come servano risorse strutturali e permanenti per garantire la continuità delle politiche attive dopo la fine dei fondi PNRR. La Regione secondo la UIL dovrebbe vincolare incentivi e bandi pubblici alla buona occupazione e all’applicazione dei CCNL sottoscritti dalle organizzazioni più rappresentative.
Quindi il giudizio del sindacato ha riguardato il sistema sanitario e sociosanitario (ricordando gli oltre 34.000 operatori sanitari che usciranno dal sistema entro il 2038), la famiglia e l’inclusione sociale, la pubblica amministrazione, le risorse europee per arrivare alla sicurezza e alla legalità.
<<Sono tutti temi su cui la Uil ha sempre fatto proposte concrete – ha sottolineato Vizza – per abbattere le disuguaglianze. In tema di sanità serve un piano straordinario di assunzioni e salari in linea con gli standard europei perché al contrario la Lombardia non potrà garantire la tenuta del servizio sanitario pubblico. Quanto alla famiglia serve garantire il diritto universale a un posto nei nidi 0-3 anni, affrontare il caro-affitti con un piano regionale per l’abitare accessibile ai lavoratori e costruire un piano integrato per contrasto alla povertà. Si tratta di temi che devono tutti abbattere le disuguaglianze>>.
Sulle altre proposte la Uil ha messo nero su bianco le proprie richieste.
Pubblica Amministrazione: occorre superare i vincoli nazionali sul blocco delle assunzioni, investire in formazione permanente e valorizzare la contrattazione integrativa per rendere la PA un datore di lavoro attrattivo.
Risorse europee: la UIL Lombardia esprime forte preoccupazione per la fine del PNRR dal 2026, che ha finora sostenuto sanità territoriale, formazione, digitalizzazione e inclusione sociale. Allo stesso tempo, la nuova programmazione UE 2028-2034 prevede una riduzione di fondi su alcuni capitoli strategici, con il rischio di pesanti ricadute sui territori e sulle comunità locali.
<<La Lombardia – ha continuato Vizza – deve rivendicare un ruolo diretto nella definizione dei piani nazionali e regionali e garantire la partecipazione delle parti sociali, perché senza risorse certe rischiamo di compromettere i servizi essenziali e di aumentare le disuguaglianze. Così come in tema di sicurezza sul lavoro e legalità cdove abbiamo ribadito che il DEFR non può limitarsi al numero dei cantieri ispezionati. Servono obiettivi e indicatori settoriali per logistica, manifattura, agroalimentare, sanità e trasporti, un rafforzamento dei Servizi PSAL delle ATS con tecnici della prevenzione, moduli obbligatori di formazione alla sicurezza nei percorsi scuola-lavoro, uso dell’intelligenza artificiale per la prevenzione e clausole anti-dumping nei bandi e appalti>>.
“Il DEFR – ha concluso Vizza – deve essere integrato con misure concrete: un piano straordinario per il personale sanitario, politiche retributive che riducano il divario con l’Europa, un programma per l’abitare accessibile, una PA più forte e una strategia vera sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Solo così la Lombardia potrà affrontare le sfide sociali ed economiche dei prossimi anni>>.
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