Caritas, nel lockdown almeno 9.000 impoveriti ma sono sicuramente molti di più.

Una mamma con la sua bambina in fila alla mensa di via Saponaro, quartiere Gratosoglio, gestita dalla Fondazione Fratelli di San Francesco. Milano, 15 Aprile 2013 ANSA/MATTEO BAZZI

La pandemia ha portato nuova povertà o ha peggiorato la situazione di chi già era in difficoltà: sono 9 mila gli impoveriti da Covid che si sono rivolti ai centri di ascolto della Caritas Ambrosiana nella diocesi di Milano durante i mesi di lockdown.

E’ quanto emerge da una proiezione di un’indagine contenuta nell’ultimo rapporto ‘La povertà nella Diocesi ambrosiana’ che è stato presentato da Caritas ambrosiana nel corso di una conferenza stampa online.

I dati riguardano le persone (1.774) che si sono rivolte ai centri di ascolto tra il 25 marzo e il 31 luglio 2020 e secondo Caritas il numero degli impoveriti è “sottostimato”. Le persone impoverite dalla pandemia e dai mesi di lockdown sono soprattutto donne (59,3%), immigrati (61,7%) e la fascia di età più rappresentata è quella tra i 35 e i 54 anni (58,4%).

Nei tre mesi del lockdown, il sistema di welfare di Caritas Ambrosiana ha distribuito pasti a domicilio a 18.092 persone, dispositivi sanitari e igienizzanti a 5.564 famiglie, ha offerto supporto psicologico a 359 soggetti deboli. (ANSA).