I primi scambi confermano l’avvio negativo di Piazza Affari, ma senza scivoloni: l’indice Ftse Mib cede lo 0,8% sullo stesso piano della Borsa di Francoforte, con Londra che scende di oltre mezzo punto percentuale.
Leggermente più pesante Parigi (-0,9%), con Amsterdam in calo dell’1,1% e Madrid dell’1,2%.
A frenare i mercati soprattutto i timori per le parole di ieri del presidente della Fed Powell, che non vede un allentamento della politica monetaria a breve. Anzi gli analisti di Goldman Sachs stimano che la banca centrale Usa potrà alzare ulteriormente i tassi di 50 punti base in dicembre e di 25 ‘basis point’ tra febbraio e marzo, con il costo del biglietto verde che potrà raggiungere la soglia 5%.
Tornano così a salire i rendimenti dei titoli di Stato di tutto il continente (Btp a 10 anni al 4,4% con spread piuttosto calmo a quota 217), mentre in Borsa a Milano Stellanits perde il 2% dopo i conti, con Moncler in calo dell’1,7% dopo uno scivolone iniziale che l’ha portata brevemente in asta di volatilità.
Tengono generalmente le banche (Mps leggermente positiva a 1,96 euro dopo l’asta dei diritti inoptati per l’aumento di capitale), con Tim che sale di punto percentuale dopo la buona seduta di ieri. (ANSA).
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