134 – Gli anni necessari a raggiungere la parità di genere, giovedì 7 al Centro Culturale a cura di UilCa Lombardia

Voglio partire da questa illuminante frase di Kofi Hannan per illustrare i temi che affronteremo durante il dibattito.

In un mondo sempre più all’avanguardia, dove il progresso e l’intelligenza artificiale permeano ogni settore della nostra vita e ogni giorno si fanno scoperte nuove e si raggiungono nuovi traguardi…

In un mondo in cui la parola “civiltà” riempie i discorsi di tutti, dai più umili ai grandi potenti e ci si vanta di essere emancipati, democratici, liberali e riformatori…

In questo mondo, nel nostro quotidiano c’è ancora tanta, troppa ipocrisia rispetto al tema dell’uguaglianza tra uomo e donna.

Un’ipocrisia data da tante vittorie scritte e pronunciate, ma nella realtà raramente applicate.

Non è accettabile ancora oggi, nel 2024, dover continuare ad ascoltare cronache di violenze sulle donne. Violenze non solo fisiche e materiali ma anche morali che quotidianamente “l’altra parte del cielo” subisce anche solo non venendo presa in considerazione nel proprio ambiente lavorativo per un unico motivo: essere “donna”!

Perché “donna” vuol dire spesso anche “madre”, “figlia”, “moglie”, e tutto ciò viene percepito (erroneamente!) come qualcosa che riduce la “produttività”, cioè un elemento caratterizzante il ruolo della donna all’interno della famiglia e della società che ne limita le potenzialità ed i conseguenti risultati in termini di produttività lavorativa.

Per questo, oltre che discriminate nella crescita professionale, le donne sono spesso, a parità di attività lavorativa, retribuite meno degli uomini.

Uilca Lombardia, da anni impegnata in questa battaglia sociale per il giusto riconoscimento della parità tra donne e uomini, vuol ribadire in occasione di questo 8 marzo 2024 la propria determinazione nel portare avanti in tutte le sedi, istituzionali e aziendali, l’idea di un Paese diverso dove l’essere donna è riconosciuto come una vera ricchezza e non una “diminutio”: un Paese che sia davvero civile, progressista e democratico.

 

Vi invitiamo a partecipare al dibattito e a unirvi a noi nell’urlo silenzioso con cui le donne nel mondo rivendicano i loro diritti inalienabili di auto determinarsi, di crescere professionalmente, di non essere continuamente dimenticate, umiliate e offese nella loro dignità morale e fisica.

Intendiamo riaffermare OGGI e TUTTI I GIORNI il nostro impegno concreto contro la violenza, a favore della libertà e dei diritti di tutte le donne.