Il Better World Forum, fondato da Manuel Collas de La Roche, ha portato anche quest’anno al Festival del Cinema di Venezia un programma dedicato a cinema, cultura e impegno sociale.
La produttrice Valentina Castellani-Quinn, una degli executive producers del Better World, in collaborazione con La Biennale di Venezia ha creato un programma di speaking panels sul cinema, riunendobregisto e filmmakers in concorso al Festival, provenienti da Arabia Saudita, Libano, Spagna, Stati Uniti e Regno Unito.
Valentina Castellani-Quinn inoltre e’ stata nominata Presidente del Programma Internazionale di MATIFF, lanciando
“A Drop of Hope” per promuovere il dialogo globale attraverso il cinema
Matera, Italia — In un passo significativo verso il superamento delle barriere culturali e la promozione della pace attraverso il linguaggio universale del cinema, Valentina Castellani-Quinn è stata nominata nuova Presidente del Programma Internazionale del MATIFF, il Matera International Film Festival, fondato sei anni fa da Leonardo Fuina.
La sua iniziativa inaugurale, intitolata “A Drop of Hope” (Una Goccia di Speranza), ha l’obiettivo di ispirare il dialogo tra nazioni, comunità e religioni attraverso un cinema significativo e capace di far riflettere.
Il programma è stato presentato nello straordinario scenario di Matera, sito patrimonio mondiale dell’UNESCO e già Capitale Europea della Cultura. Con i suoi antichi muri di pietra e millenni di storia, Matera si erge a simbolo duraturo di resilienza, diversità e capacità di trasformazione, rappresentando così il contesto ideale per questa nuova iniziativa culturale.
A Drop of Hope non è semplicemente un programma cinematografico: è un movimento culturale. Ispirato dal lavoro toccante di The Parents Circle, un’organizzazione dal basso composta da famiglie israeliane e palestinesi che hanno perso i propri cari nel conflitto e che ora collaborano per la pace, la visione di Castellani-Quinn, insieme a Fuina e lo splendido Team, è quella di utilizzare il cinema come ponte e non come campo di battaglia. Secondo lei, il cinema – più di ogni altro mezzo – ha il potere unico di superare le divisioni e invitare il pubblico a partecipare a conversazioni significative.
“Il cinema oggi è una delle piattaforme più potenti per trasmettere idee — attraverso immagini e dialoghi, supera i confini e parla direttamente all’anima,” ha dichiarato Castellani-Quinn durante la presentazione del programma.
Il suo impegno si rivolge in particolare ai giovani, ma si estende a tutte le generazioni, incoraggiando gli spettatori a non assorbire passivamente i contenuti spesso veicolati dagli algoritmi dei social media, ma a riflettere, interrogarsi e partecipare attivamente. I film selezionati per A Drop of Hope mirano a stimolare empatia, consapevolezza e, in ultima analisi, azioni pacifiche.
L’edizione di quest’anno del MATIFF ha presentato 150 film internazionali, tra cui diverse anteprime europee. Tra i titoli più attesi spiccano Eleonor the Great, l’attesissimo debutto alla regia di Scarlett Johansson, e I Bambini di Gaza, un documentario commovente diretto da Loris Lai e prodotto dal leggendario Tarak Ben Ammar. Quest’ultimo, dopo aver debuttato negli Stati Uniti al Santa Barbara Film Festival, ha vinto il prestigioso premio come Miglior Film al MATIFF — una testimonianza della sua onestà narrativa e della sua profondità emotiva.
Con Castellani-Quinn alla guida del programma internazionale, il MATIFF non celebra solo l’eccellenza cinematografica, ma si afferma anche come una forza culturale positiva — un festival in cui il racconto diventa uno strumento di unione, non di divisione.
In un mondo sempre più polarizzato, iniziative come A Drop of Hope ci ricordano che la pace non nasce nelle aule della politica, ma nei cuori delle persone — e spesso, inizia proprio con una storia.
a cura di Titti Petrucci
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