Lutto nello spettacolo, la scomparsa di Pietro Ghislandi

Mondo dello spettacolo in lutto per la morte di Pietro Ghislandi, attore, comico e ventriloquo con apparizioni da ‘Fantastico’, ‘Drive in’ e ‘Striscia la notizia’. Attore eclettico e inclassificabile, capace di fondere musica, comicità, teatro e cinema in un’unica, originale cifra espressiva, Ghislandi è diventato popolare insieme al pupazzo Sergio a Fantastico nell’edizione 1986/87. Malato da tempo, aveva compiuto 68 anni il 19 aprile scorso. I funerali saranno celebrati venerdì 6 giugno, alle ore 10.30, nella chiesa del cimitero di Bergamo.

Nato il 19 aprile 1957 a Comun Nuovo, in provincia di Bergamo, e formatosi al Conservatorio ‘Gaetano Donizetti’ come pianista, Ghislandi è stato molto più che un comico: è stato un interprete completo, capace di far ridere, pensare e sorprendere. A portarlo alla ribalta nazionale fu il suo ruolo da ventriloquo nel varietà televisivo ‘Fantastico 7’ (1986/87), condotto da Pippo Baudo su Rai Uno, dove si impose con il suo alter ego di stoffa, Sergio: un pupazzo irriverente e sagace che divenne presto simbolo della sua comicità intelligente.

Non solo ventriloquo, ma attore versatile, Ghislandi ha lavorato in numerosi film di successo, interpretando ruoli brillanti e drammatici, come ad esempio in ‘Soldati – 365 all’alba’ (1987) di Marco Risi, impersonando il soldato Del Grillo, recluta omosessuale, ruolo che gli permise di ottenere un notevole successo personale di critica e di pubblico.

La sua faccia da ‘caratterista di razza’ era diventata familiare anche in celebri spot pubblicitari, da BioPresto a Unieuro, dove interpretava lo Zio Fester in una campagna premiata ai Key Award.

Grazie alle sue capacità espressive e alla sua recitazione surreale, Ghislandi è stato spesso chiamato a ricoprire ruoli da caratterista sia al cinema che in televisione, partecipando a film come ‘Il muro di gomma’ di Marco Risi, ‘I mitici – Colpo gobbo a Milano’ di Carlo Vanzina, ‘Vajont’ e ‘Porzûs’ di Renzo Martinelli. Ha preso parte a diversi film diretti da Leonardo Pieraccioni: ‘Il principe e il pirata’, ‘Il paradiso all’improvviso’, ‘Ti amo in tutte le lingue del mondo’ e ‘Il professor Cenerentolo’, nel quale interpreta il galeotto Pangrattato.

Ma Ghislandi ha portato la sua voce anche nei film Disney, nei teatri d’opera e nelle fiction Rai. La sua formazione, arricchita da studi con maestri come Ryszard Cieslak del Teatro-Laboratorio di Grotowski e da esperienze con Bruno Bozzetto e Marcel Marceau, lo aveva reso un artista sofisticato e originale, sempre in movimento.

Parallelamente alla carriera attoriale, Ghislandi ha continuato a coltivare la musica, pubblicando dischi ironici come ‘Pòta Dance’ e ‘Tangentdance’, e portando in scena spettacoli teatrali che fondevano comicità e virtuosismo, come ‘The Typewriter’ e ‘Maledetto Gaetano’. Amava sperimentare, come nella sua performance solista nell’Histoire du soldat di Stravinskij, dove interpretava da solo tutti i personaggi dell’opera. Anche negli ultimi anni, nonostante la malattia, non aveva smesso di esibirsi, soprattutto sulla tv svizzera.


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