La sfida dell’editoria cattolica

Alla vigilia della seconda partecipazione collettiva a Bookcity Milano, il Segno affronta con un’ampia inchiesta lo stato dell’editoria cattolica. Coinvolte forse più di altre nella crisi che interessa tutto il settore librario, con cali delle vendite, chiusure e “invasioni di campo” da parte dell’editoria laica, le case editrici specializzate sui temi spirituali e di fede dimostrano una inaspettata vitalità di idee e iniziative. La consapevolezza di fondo, però, è che occorre con urgenza “uscire dalla nicchia”, re-imparare a parlare a tutti (credenti e non) e ad incidere nuovamente nel dibattito culturale del Paese. Alzando però la qualità delle proposte. Le numerose voci ascoltate confermano come sia in atto quella che lo storico Giuliano Vigini definisce una complessa “fase di passaggio verso un nuovo tipo di editoria cattolica”, che deve rispondere all’attualità e ai problemi della Chiesa di oggi, ma anche cimentarsi con i grandi temi quotidiani della società.
Nella sezione degli interventi, il numero di novembre ospita una descrizione struggente del Libano da parte di Carlo Giorgi, giornalista milanese di 55 anni appena ordinato diacono e che vive da 8 anni nel paese dei cedri. L’angoscia dei cristiani maroniti libanesi a Milano viene invece espressa da don Assaad Saad, parroco in Santa Maria della Sanità.
Un suggestivo approfondimento è dedicato a uno dei tanti “mestieri” della Chiesa, quello del sacrista: un “indispensabile tuttofare” per i sacerdoti, che oltretutto resta anche quando i parroci cambiano destinazione; una professione tutelata da un contratto nazionale, ma fortemente legata alla vocazione personale, come testimoniano i vari sacristi intervistati.
Un’altra inchiesta è dedicata a un aspetto poco conosciuto del mondo carcere: lo smarrimento e la solitudine dei detenuti che tornano in libertà per fine pena o grazie alle misure alternative, ma spesso privi di contatti familiari e disabituati all’autonomia. Il Segno racconta di casi di eccellenza nell’accoglienza di questi soggetti, ma anche della scarsità di posti letto e di stabilità dei progetti.
Numerosi gli altri spunti di interesse, da cosa fare per tutelare il verde urbano, al microcredito che funziona e ad alcune splendide foto poco note di Ferdinando Scianna. Insieme alle varie rubriche su temi sociali e culturali.

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